Valentina Dallari di Uomini e Donne parla della sua malattia: "Lotto da sette mesi"

L'ex tronista Valentina Dallari è ritornata a parlare della sua malattia attraverso una lunga intervista al settimanale Uomini e Donne Magazine. Ecco le sue parole.

Valentina Dallari di Uomini e Donne parla della sua malattia: "Lotto da sette mesi"

Sono mesi che Valentina Dallari, l’ex tronista di Uomini e Donne il programma di Maria De Filippi, fa preoccupare i fan con il suo stato di salute. Inutile dire che le sue foto sui social network hanno letteralmente scatenato un putiferio soprattutto per colpa della sua eccessiva magrezza e anche l’amico Mariano Catanzaro, durante il suo trono, aveva dimostrato la sua preoccupazione.

Fortunatamente Valentina, consapevole di quanto le stava accandendo ha ammesso di stare male e di aver bisogno di un aiuto concreto. Con molto coraggio, ha dichiarato apertamente di soffire di disturbi alimentari, spiazzando il pubblico da una parte ma rincuorando i suoi familiari dall’altra. Ad oggi sono ben sette mesi che la Dj è dentro una struttura ed esce solamente nei fine settimana per svagarsi un po’.

La stessa continua ad ammettere che è molto dura ma che però grazie alla sua famiglia, al fidanzato e agli amici sta recuperando la felicità perduta: “Va abbastanza bene. Procedo nel mio percorso a piccoli passi, però importanti“ ha dichiarato infatti l’ex tronista sulle pagine del settimanale Uomini e Donne Magazine. In questi mesi, Valentina, è cambiata tanto e soprattutto si è resa conto che la frenesia di prima l’ha portata ad ammalarsi.

E’ stato grazie a sua sorella se ha deciso di riprendere in mano la sua vita decidendo di curarsi: “Ero alta un metro e settantacinque e pesavo trentanove chili, ma non mi ero resa conto fosse un problema” e solamente una volta entrata all’interno della struttura la Dj si è resa conto quale fosse realmente la natura del suo malessere.

La Dallari ammatte di essere molto preoccupata di ritornare al suo quotidiano e la sua paura è quella di ricascarci. Per fortuna, oggi, sa quali sono gli strumenti giusti per riconoscere il problema e non vede l’ora di poter dire di aver superato finalmente la sua battaglia.

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