Selvaggia Lucarelli demolisce Rolling Stone: "Mai visto un ambiente di lavoro così tossico"

La blogger Selvaggia Lucarelli, grazie a un lungo post su Facebook, ha attaccato la rivista "Rolling Stone" per la coperta anti Matteo Salvini nell'ultimo numero.

Selvaggia Lucarelli demolisce Rolling Stone: "Mai visto un ambiente di lavoro così tossico"

La rivista Rolling Stone ha lanciato la campagna attaccando il ministro dell’interno del Governo Conte con su scritto in copertina: “Noi non stiamo con Salvini“. A supportare questo ambizioso progetto il mensile ha pubblicato una lista formata da cinquanta nomi che avrebbero aderito a questa iniziativa idea dal direttore editoriale Massimo Coppola.

In questa lista tuttavia non tutti avrebbero dato il loro consenso. Il post più importante è stato sicuramente quello di Enrico Mentana, con il direttore del TG La7 che ha specificato di non aver voluto aderire alla campagna. Anche altri personaggi della televisione italiana sono restati sorpresi per aver letto il loro sul sito di Rolling Stone, tra cui Alessandro Robecchi, Valentina Petrini e Fiorella Mannoia

A unirsi in questa ira generale ci pensa anche l’ex direttrice Selvaggia Lucarelli, che distrugge completamente il mensile: “Sono stata tre mesi a Rolling Stone e francamente un appello per una società aperta, libera e moderna me lo sarei aspettato più da Erdogan che dal mondo Rolling Stone Italia. Il motivo per cui dopo tre mesi ho rassegnato le dimissioni è proprio che di moderno, libero, solidale, lì dentro forse al massimo c’è la macchinetta del caffè che distribuisce caffè a tutti. Non avevo mai visto un ambiente di lavoro così tossico, illiberale, ostile, scorretto”.

Aggiunge che durante il suo periodo da direttore gli è stato impedito di realizzare un articolo sui servizi di TicketOne per la truffa del bagarinaggio online. Questo silenzio gli è stato imposto dall’editore per ragioni di convenienza. In seguito rivela la causa delle sue dimissioni: il poco rispetto per i lavoratori.

La blogger non si nasconde comunque dietro a un dito e dichiara il suo “detesto” per Matteo Salvini. In quest’ultimo tuttavia ammira il fatto che non ha una doppia morale anche se non manca una frecciatina nei suoi confronti: “Se ne ha una doppia, nel suo caso, quella nascosta non può che essere migliore di quella che mostra”.

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