Marco D’Amore e la sua uscita da Gomorra

Marco D'amore, che tutti abbiamo conosciuto in Gomorra come l'Immortale Ciro Di Marzio, ha rilasciato un'intervista a La Stampa per spiegare i motivi della sua uscita dalla serie.

Marco D’Amore e la sua uscita da Gomorra

Il bravissimo Marco D’Amore che tutti conosciamo per aver interpretato, per tre stagioni consecutive, “l’immortale” Ciro Di Marzio nella serie Gomorra, in una lunga intervista a La Stampa, ha dichiarato di non essersi per nulla pentito di aver detto addio al suo personaggio pur ringraziando per la popolarità ottenuta non solo qui in Italia ma anche in tutta Europa.

“L’importante non sono i protagonisti ma quello che si racconta e loro sull’orlo del baratro. Nonostante l’uscita sono uno strenuo difensore del progetto. E a quanti si lamentano della mancanza di un personaggio positivo, io rispondo che sbagliano, c’è, è il pubblico che guarda e riflette su tanta violenza” queste le dichiarazioni di Marco che, dopo Gomorra, pare essersi voluto interessare ad altri progetti.

Lo abbiamo visto affiancare Roberto Bolle nel suo show andato in onda su Rai1, un progetto molto importante per D’Amore, ma che non si è fatto assolutamente attrarre da città importanti come Milano o Roma anzi, non ha mai voluto lasciare la sua città d’origine – Caserta – per dedicarsi anima e cuore al suo lavoro.

Dopo una carriera teatrale di 20 anni tra Caserta e Roma, Marco ha ammesso però che non avrebbe negato una sua partecipazione al Festival di Sanremo. Soprattutto se Claudio Baglioni gli avesse proposto lo stesso ruolo ricoperto dal bravissimo collega Pierfrancesco Favino che, come lui del resto, ha dimostrato di essere uno showman completo nel canto e nel ballo.

Fidanzato da anni con Daniela ora spera di mettere presto su famiglia e magari diventare anche padre ma, si sente soprattutto pronto per un ruolo da protagonista in prima serata magari con il suo idolo Pif con il quale condivide alcune affinitĂ  nel raccontare storie di vita quotidiana e si augura magari un giorno di poterlo incontrare per discutere di cinema e di una eventuale collaborazione insieme.

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