Intervento di chirurgia spinale per l’attore Michael J. Fox

L'attore protagonista della saga Ritorno al futuro, Michael J. Fox ha dovuto subire un delicato intervento di chirurgia spinale. Ancora sconosciute le cause dell'operazione non sono però attribuibili al morbo di Parkinson, malattia della quale Michael soffre.

Intervento di chirurgia spinale per l’attore Michael J. Fox

L’attore 56enne – Michael J. Fox – è stato sottoposto ad un delicato intervento di chirurgia spinale e a comunicarlo è stato il suo agente. Michael, che tutti ricordiamo essere stato il protagonista principale della saga di Ritorno al futuro sta bene: l’intervento sarebbe riuscito del tutto anche se ora dovrà affrontare sicuramente un lungo percorso di recupero.

“Si sta riprendendo, sta molto meglio e non vede l’ora di tornare sui campi da golf, quest’estate” ha fatto infatti sapere il suo portavoce che oltretutto si è visto costretto ad annullare tutti i suoi impegni a partire dal Calgary Comic o Entertainment Expo in Canada dove la partecipazione dell’attore era prevista per fine aprile.

Non si conoscono purtroppo ancora le cause di questa operazione chirurgica ma è certo che non sarebbero riconducibili al morbo di Parkinson, malattia della quale Michael soffre da parecchi anni.

Infatti l’attore convive con questa malattia da quando aveva 29 anni e dopo essere rimasto inizialmente senza parole successivamente si è rimboccato le maniche e ha voluto portare avanti la sua carriera. Testimonial  per aiutare le persone ad affrontare i disagi causati proprio da questa malattia, il Fox ha sempre combattutto senza mai perdere il suo senso ironico: “Rido quando immagino qualcuno che guarda dall’esterno tutto questo e pensa: ‘Povero Michael, non riesce neanche a prendere il caffè”.

Purtroppo dopo il morbo di Parkinson ora l’attore è alle prese con questo nuovo problema che lo ha costretto a fermarsi per le cure del caso. Michael ha comunque fatto sapere di non avere nessuna intenzione di ritirarsi dalle scene e di essere fermamente convinto di ritornare ai suoi impegni non appena superati i postumi dell’operazione: “Siamo la risposta che stiamo cercando, abbiamo le risposte dentro di noi da qualche parte. È fondamentale un modo per convivere con la malattia prima che i sintomi si manifestino”.

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