Indagini sul patrimonio di Paolo Calissano: spariti 70 mila Euro dal suo conto

Riguardo Paolo Calissano, noto attore scomparso più di un anno fa, emergono nuovi dettagli come la mancanza di 70 mila Euro spariti dal suo conto corrente e che sarebbe circonvenzione d'incapace, secondo i familiari.

Indagini sul patrimonio di Paolo Calissano: spariti 70 mila Euro dal suo conto

Paolo Calissano era un attore noto per aver lavorato in diverse fiction di successo, tra cui “Vivere”. La notizia della sua morte, avvenuta il 3 dicembre 2021, all’età di 54 anni, nel suo appartamento alla Balduina, ha lasciato sgomenti amici, familiari e anche colleghi. A distanza di più di un anno, vi sono ancora dei misteri da svelare, come i 70 mila Euro spariti dal suo conto, in base alle indagini emerse dagli inquirenti. 

Ci sarebbero stati dei prelievi di denaro risultati alquanto sospetti che sarebbero avvenuti ancora prima della sua morte. In base a quanto riporta Il Secolo XIX, sembrerebbe che il patrimonio dell’attore, ucciso da una intossicazione di barbiturici, si sarebbe ridotto di parecchio, nel corso di questi ultimi anni. 

Le Fiamme Gialle si stanno occupando di ciò e si tratterebbe di circonvenzione d’incapace riguardo alcuni documenti e la gestione delle finanze a seguito dei lavori fatti dall’attore in diverse fiction come “General Hospital”; “La Dottoressa Giò” e moltissime altre, solo per citarne alcune. Sono stati proprio i familiari dell’attore a sporgere denuncia relativa alla mancanza di soldi per cui sono già state avviate le indagini in merito. 

Nell’esposto si fa riferimento a Matteo Minna, l’amministratore di sostegno dell’attore che, contattato dal Secolo XIX, si è espresso in questi termini: “Per 15 anni sono stato anche il legale di Paolo Calissano. Se i parenti hanno mosso delle contestazioni nei miei confronti, replicherò a queste nelle sedi opportune”.

Santina Ierardi, il legale della famiglia Calissano, per ora non ha rilasciato dichiarazioni in merito. In base agli accertamenti, si fa riferimento anche ad alcune società come la Autopark V maggio Srl che sarebbe terminata con una liquidazione con alcuni bonifici in data 2019 partiti da un conto dell’attore. Gli stessi parenti e familiari ritengono sia circonvenzione d’incapace con l’amministratore di sostegno che ha agito.

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