Gabriella, la bimba di Taranto manda un saluto a Nadia Toffa: “Tranquilla, i capelli ricrescono”

Gabriella, la bambina malata di leucemia a causa dei fumi dello stabilimento Ilva di Taranto, ha mandato un video messaggio per rassicurare la guerriera Nadia Toffa.

Gabriella, la bimba di Taranto manda un saluto a Nadia Toffa: “Tranquilla, i capelli ricrescono”

Gabriella, la bambina di Taranto che Nadia Toffa ha menzionato per averla aiutata moralmente durante la malattia, ha voluto mandare un messaggio molto affettuoso ma soprattutto di incoraggiamento perchè come lei, anche Nadia sta combattendo come una grande guerriera “Ciao Nadia, ieri mi hai fatto emozionare, tu sei una guerriera come me. Non preoccuparti per i capelli che poi crescono più fortio molto affettuoso, sui social:  e lunghi di prima. Un bacione da Gabriella. Ti aspettiamo qui a Taranto”.

La piccola Gabriella, malata purtroppo di leucemia e vittima dei fumi tossici rilasciati dallo stabilimento Ilva di Taranto, è stata in questi due mesi la fonte d’ispirazione della iena Nadia. La Toffa ha voluto ricordarla proprio quando all’epoca della sua intervista,  le aveva rivelato che il dottore le suggerì di tagliare la sua splendida treccia perchè purtroppo a causa della chemio c’era sicuramente il rischio che i suoi bellissimi capelli cadessero, un po’ come ha spiegato Nadia con le sue ciocche di capelli ed il trauma forte quando te le ritrovi tra le dita.

Un trauma anche per Gabriella che, innamorata di Rapunzel, non voleva proprio immaginare la sua vita senza la sua stupenda treccia lunga che l’accompagnava da tanti anni. La madre allora, consapevole del dolore della figlia, gliela tagliò una sera, di nascosto, mentre stava dormendo e l’indomani cercò di spiegare alla figlia la sua malattia e il futuro che purtroppo l’avrebbe vista in un ospedale insieme ad altri bambini che come lei lottavano ogni giorno per guarire da quella bruttissima malattia.

Il programma allora svelò anche che la bambina, purtroppo, per la chemioterapia era anche costretta a recarsi all’ospedale di Bari che dista circa 100 chilomentri da casa sostenendo costi insostenibili oltre il dolore e la sofferenza per la malattia.

Grazie appunto alle iene e alla stessa Nadia Toffa furono raccolti 337 mila euro e furono anche assunti due pediatri per operare nel reparto oncologico di Taranto.

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