Franco Di Mare vuole querelare Fedez dopo le accuse di censura: "Ha manipolato i fatti"

Convocato dalla commissione Vigilanza Rai, Franco Di Mare attacca Fedez rivelando che avrebbe manipolato i fatti e per questo motivo sarebbe pronto a querelarlo per danno d'immagine.

Franco Di Mare vuole querelare Fedez dopo le accuse di censura: "Ha manipolato i fatti"

Il discorso sul Ddl Zan e sulla Lega fatto durante il concertone del primo maggio di Fedez sta facendo ancora discutere gli organi politici e televisivi. Il cantante infatti da mesi sta continuando a difendere il disegno di legge che combatte l’omotransfobia con delle punizioni severe.

I problemi sono sorti già prima del fatidico discorso da Fedez, siccome il rapper sui propri profili social ha rivelato che alcuni esponenti della Rai avrebbero chiesto il testo per magari censurare (cosa che poi è stata provata a fare) le parti più delicate. Fedez, dopo che la Rai nega di aver tentato di modificare il suo discorso, ha pubblicato sui social un estratto della chiamata con Ilaria Capitani, vicepresidente di Rai 3, in cui effettivamente si sente la dirigente e gli autori pronti a bloccarlo.

Franco Di Mare contro Fedez

Franco Di Mare però, nella giornata di ieri, contrattacca le parole di Fedez: “Si tratta di una polemica basata sulla manipolazione dei fatti, che avrebbe dovuto dimostrare nelle intenzioni dell’autore l’esistenza di una censura che non c’è mai stata. La Rai non ha chiesto il testo di Fedez, quello che lui dice è falso. La Rai era all’oscuro, lo ha fatto ICompany”.

Il direttore quindi, convinto della sua innocenza e di quella dell’azienda, starebbe optando per una decisione severa, ovvero una querela per diffamazione con richiesta civile di danni, poichè c’è stato un danno di immagine: “La reputazione oggi è una cosa importantissima nella vita economica di un’azienda e nella vita professionale di ciascuno di noi”.

Fedez con delle storie su Instagram nega completamente la versione di Franco Di Mare. Difatti rivela di aver pubblicato la telefonata dopo che la Rai ha smentito, con un lungo comunicato, la tentata censura. Nella parte finale il marito di Chiara Ferragni si riprende nuovamente tutta la responsabilità per aver detto nomi e cognomi di alcuni esponenti della Lega e di alcuni loro virgolettati, sottolineando che rifarebbe lo stesso discorso sul palco.

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