Enrico Vanzina ricorda il fratello Carlo: "Senza di lui sono spezzato"

Enrico Vanzina ricorda il fratello Carlo in un articolo straziante e commovente. Descrive il fratello, l'uomo, la sua bellezza e la sua leggerezza e spera che continui a farci ridere anche da lassù.

Enrico Vanzina ricorda il fratello Carlo: "Senza di lui sono spezzato"

Carlo Vanzina è morto all’età di 67 anni e, a dare cordoglio della sua morte, oltre agli amici, colleghi, non poteva mancare il fratello Enrico che, dalle pagine de Il Messaggero, lo ricorda con queste parole commoventi e struggenti: “Adesso che lui non c’è più sono spezzato a metà, con il cuore a metà”.

Dalle pagine de Il Messaggero, il fratello Enrico lo ricorda scrivendo un articolo su di lui e per lui: “Per me, Carlo era tutto. Era mio fratello, era il mio migliore amico, era il mio confidente e io il suo, era il mio alter ego nel lavoro. Siamo stati insieme praticamente tutti i giorni della nostra esistenza, prima da piccoli, poi da adolescenti, poi lavorando insieme. Carlo è stato il mio passato ed era il mio futuro. Essendo il fratello maggiore ho provato a proteggerlo per tutta la vita. Non ce l’ ho fatta. Come diceva George Simenon ‘bisogna accettare la vita come viene, lei è più forte di noi’.

Oltre ad omaggiarlo, spende anche due parole per lui nel privato ricordandolo come un marito meraviglioso e un padre affettuoso. Afferma che era il più bravo di tutti. Era una persona intelligente, colta, di cui non si è mai fatto vanto, una persona semplice che sapeva affrontare i problemi in modo facile senza piangersi addosso o rimproverarsi di nulla. 

Non era cattivo né maligno, una persona timida che preferiva fare dei passi indietro piuttosto di non invadere lo spazio o il successo degli altri. Lo descrive come un grande signore che gli mancherà tantissimo e di cui sicuramente il cinema italiano soffrirà la grande perdita.  Nonostante la sua malattia stesse peggiorando, non si è mai adagiato, ha continuato a lavorare e a non perdere la sua voglia di fare.

La leggerezza dei film che ha diretto, le storie che ha raccontato, le battute dei film rimarranno per sempre poiché sono entrati nel linguaggio comune ed è stato amato da tutti. Ora il fratello lo immagina lassù, insieme ai grandi dello spettacolo: da Ettore Scola a Ugo Tognazzi sino a Paolo Villaggio, solo per citarne alcuni.  Sempre dal cielo, consiglia di continuare a far sorridere come quando era in terra.

Continua a leggere su Fidelity News