Eleonora Brigliadori fa causa a Rai e Magnolia dopo la sua esclusione a ‘Pechino Express’

Eleonora Brigliadori torna alla carica dopo la sua esclusione come concorrente di Pechino Express, decisione presa dalla Rai e da Magnolia dopo la frase infelice nei confronti della Iena Nadia Toffa.

Eleonora Brigliadori fa causa a Rai e Magnolia dopo la sua esclusione a ‘Pechino Express’

Ieri giovedì 20 settembre 2018 è andata in onda la prima puntata della nuova stagione di Pechino Express, il programma condotto da Costantino Della Gherardesca, e seguitissimo dagli affezionati telespettatori. Infatti il programma è riuscito a portare a casa il 10% di share superando addirittura l’auditel di Canale 5.

Grandissimo successo per la coppia de I Mattutini, formata da Adriana Volpe e Marcello Cirillo mentre quella formata da Maria Teresa Ruta e Patrizia Rossetti ha avuto qualche problemino ad ingranare. A tal proposito pare essere insorta nuovamente Eleonora Brigliadori che sui social ha svelato ai propri fan una cosa alquanto interessante.

Come ben ricordiamo infatti Eleonora aveva usato una frase molto forte nei confronti della Iene Nadia Toffa in merito al suo tumore e sia la Rai che la produzione Magnolia avevano deciso di escluderla dal programma. Eleonora che avrebbe dovuto partecipare con il figlio Gabriele Gilbo ha infatti dichiarato: “In occasione della messa in onda della prima puntata del programma Pechino Express ho dato incarico, allo Studio dell’Avv. Lo Foco, di depositare la vertenza giudiziaria contro Magnolia e RAI, per l’ingiusta esclusione, mia e di mio figlio Gabriele, dal programma stesso”.

Aaron Noel continua infatti a ribadire di essere stata espulsa ingiustamente dal programma soprattutto perchè la motivazione vera e propria è da riscontrare nella posizione del conduttore Costantino nei riguardi dei vaccini. Lo stesso conduttore durante la conferenza stampa per presentare la nuova edizione di Pechino Express aveva commentato tale vicenda rispondendo solamente che la Rai si è schierata dalla parte della scienza.

“Io ho fatto anche una campagna per i vaccini qualche anno fa per l’Unicef. La trovo una posizione giusta da servizio pubblico, pro scienza in questo periodo di troppa disinformazione” ha infatti chiosato Costantino con la speranza di mettere finalmente la parola fine a queste accuse.

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