Caterina Balivo, l’ex conduttrice del programma dedicato alle donne di Rai 2 “Detto Fatto”, è ritornata a far parlare di sé dopo il misterioso messaggio pubblicato sui suoi profili nei principali social network di condivisione, spiegando finalmente ciò che le è accaduto la scorsa notte e che le ha fatto prendere un gran spavento.
La showgirl, che inizierà a settembre la sua nuova avventura su Rai 1 con “Vieni da me” – un programma ispirato al celebre “Ellen Degeners Show”, vincitore di diversi premi televisivi -, nelle scorse ore è tornata a parlare della paura presa la scorsa notte, che tanto aveva fatto preoccupare i numerosi fan della conduttrice.
Le parole di Caterina
A far chiarezza su quanto accaduto la notte tra il 18 e il 19 agosto ad Ischia, è proprio la celebre showgirl che, dopo le numerose e strampalate ipotesi – tra chi pensavo fosse incinta, chi invece riteneva aesse avuto uno scontro con dei malviventi -, mette a tacere una volta e per tutte un gossip e dei rumors sempre più crescenti.
“Non è successo niente di grave per fortuna” – dichiara la Balivo e proseguendo ammette: “Ma sarebbe potuto succedere perché con la mia amica ed i bambini ci siamo persi poco prima della mezzanotte su un promontorio a picco sul mare“. Insomma sembra che la combriccola avesse preso un sentiero scosceso, piuttosto pericoloso ed in piena notte.
Il racconto della Balivo prosegue con ulteriori dettagli: “Per un’ora siano stati senza connessione al Gps né ai telefonini“, dunque il gruppo non era riuscito a mettersi in contatto con familiari ed amici per farsi aiutare a ritrovare il sentiero giusto per uscire da quell’incubo. Un momento rammatico che, per quanto mascherato dai grandi, i piccoli del gruppo hanno capito benissimo.
Il messaggio di Caterina poi si concentra su certi titoli allarmistici fatti da alcuni giornali, che secondo lei hanno usato troppa enfasi, quando in realtà le cose importanti che veramente hanno fatto paura in questo Paese, risalgono ai drammatici fatti di Genova, a causa del crollo del ponte Morandi.