"Pokémon: Let’s Go Pikachu!" e "Pokémon: Let’s Go Eevee!", il ritorno a Kanto si muta in RPG

"Pokémon: Let's Go Pikachu!" e "Pokémon: Let's Go Eevee!" propongono le classiche due versioni dello stesso gioco, con il ritorno a Kanto degli Allenatori a caccia di PoKémon: la grande novità è la struttura da gioco di ruolo.

"Pokémon: Let’s Go Pikachu!" e "Pokémon: Let’s Go Eevee!", il ritorno a Kanto si muta in RPG

“Pokémon: Let’s Go Pikachu!” e “Pokémon: Let’s Go Eevee!” propongono, per Nintendo Switch, le classiche due versioni dello stesso videogioco che vede protagonisti gli Allenatori di tutto il mondo nel ritorno a Kanto, rimettendo in gioco tutto ciò che aveva proposto il primo titolo in assoluto, “Pokémon Giallo”, in una riproposizione modernissima.

Il gioco si sviluppa in maniera classica: la struttura di gioco è simile a quella dei giochi del Game Boy di fine millennio: il vostro Allenatore farà presto un incontro con il Team Rocket (Jessie, James e Meowth) ed imparerà a conoscere i pericoli dei loro piani criminali strampalati, mentre l’impegno del personaggio, fin dall’inizio, sarà quello di catturare più Pokémon selvatici possibili per allenarli alle prime sfide in palestra.

Grazie ad una struttura interconnessa, i due giochi sono collegati con Pokémon GO, il gioco mobile di grande successo, per cui, quando i personaggi avranno raggiunto determinati livelli di esperienza e di completezza del Pokédex, potranno trasferire i Pokémon dal gioco per smartphone a quelli per Nintendo Switch per rinforzare la propria squadra. Le funzionalità con la PokéBall Plus, in vendita nei negozi di videogiochi, permetterà un’integrazione massima e semplicissima tra i vari titoli.

Quello che spicca ancor più è però la struttura di gioco di ruolo di “Pokémon: Let’s Go Pikachu!” e “Pokémon: Let’s Go Eevee!”: i personaggi dove dovranno incontrare vari interlocutori, tra cui i suddetti avversari del Team Rocket, Allenatori, professori esperti in Pokémon, capipalestra e gente comune per risolvere missioni, partecipare a battaglie contro Pokémon giganti (simili alle battaglie Raid di Pokémon GO) ed alle comuni sfide per poter conquistare medaglie, punti esperienza, e rafforzamento delle caratteristiche dei propri Pokémon.

A differenza di tutti gli altri giochi, i due titoli propongono la scomparsa degli incontri con i Pokémon casuali, così il ritmo di gioco non si spezzerà nelle sfide contro mostri tascabili a volte da scoprire, a volte ripetitivi; in passato, era necessario usare Repellenti per muoversi liberamente mentre ora, al contrario, vedendo i Pokémon comparire sul percorso, si potrà scegliere se passare alla sfida o meno.

In questo, più sfide si svilupperanno, più l’esperienza verrà rimpolpata, ma allo stesso tempo ogni giocatore potrà definire quale ritmo imprimere alla storia, secondo le proprie necessità e mire per arrivare alla conclusione del gioco. D’altro canto, il resto del gioco ripercorre quanto visto negli altri videogiochi Pokémon, rimanendo vario e divertente.

Ciò che delude di questo gioco è il comparto online: non si va oltre ad uno scambio di codici e di pochi altri elementi, non esiste l’incontro e la sfida tra Allenatori umani, e non è possibile avere alcun’altra interazione: anche in questo senso, “Pokémon: Let’s Go Pikachu!” e “Pokémon: Let’s Go Eevee!” sono rimasti fedeli a Pokémon Giallo, ma con un’evoluzione dal punto di vista online che si è bloccata sul nascere ed è un passo indietro rispetto agli ultimi videogiochi.

Le sfide con gli avversari proposti dal computer, invece, sono ricche di suspence e non facili, da amministrare con i Pokémon più forti e, come sempre, adatte ad affrontare le debolezze degli avversari. Grazie alla nuova grafica molto colorata, il mondo di Kanto assume dei toni molto gradevoli, di effetto per gli occhi, ed i Pokémon ripercorrono nel design la forma dei videogiochi più moderni.

Come grafica, in sé stessa, siamo ad un livello medio, senza eccessi, che punta più sulle forme e sui contenuti che sul realismo delle texture e delle ultime potenzialità in quanto a pixel shader e resa di ogni singola animalzione. Il sonoro è molto buono dal punto di vista musicale e delle voci, meno dal punto di vista degli effetti sonori, forse da rivisitare.

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