"Mega Man 11": l’androide blu conquista PC e consolle con il classico gioco platform

"Mega Man 11" è intramontabile fin dagli anni '80 ed è pronto - su tutte le consolle di gioco per questo mese di ottobre - a dare tanto divertimento, grazie alla classica formula del platform che sposa l'avventura arcade verso il salvataggio del mondo.

"Mega Man 11": l’androide blu conquista PC e consolle con il classico gioco platform

“Mega Man 11” è tornato. Chi credeva che Capcom avesse perso tracce e contatti del suo eroe più famoso degli anni ’80 e ’90 (riproposto anche su Android e iOS) si è sbagliato di grosso. L’androide blu è tornato ed è uscito nell’undicesimo capitolo della serie il 2 ottobre 2018 per tutte le principali consolle di gioco, di nuovo al servizio della casa di videogiochi nipponica.

Mega Man è pronto a vivere una nuova avventura nel classico stile piattaforma, bidimensionale e sviluppato in verticale, con scenari che si espandono largamente nelle due dimensioni della schermata. Gli scenari sono inappuntabili, disegnati con una fantasia centrata e rispettosa dei canoni della serie ormai più che trentennale.

I due scienziati responsabili del destino del mondo, il dottor Lighty ed il dottor Wily, sono ai ferri corti: la storia si basa sulle loro vicende partendo dai loro studi fino al momento dell’esplosione dei loro diverbi, che ha portato Wily a creare uno squadrone di robot e macchinari che seminano caos e distruzione in questo mondo fantastico.

Megaman ora è dotato di un nuovo complesso di poteri, il più potente dei quali è il sistema Double Gear: con uno di questi, l’androide blu può sparare dei colpi decisamente più potenti di quelli classici, con il secondo invece è in grado di rallentare il tempo per agire al meglio, ma entrambi hanno bisogno di ricarica. Se i due sistemi vengono utilizzati troppo di frequente, Mega Man non potrà usarli per un certo lasso di tempo.

Il miglior amico dell’uomo è sempre il cane: analogamente, per Mega Man arriva in soccorso il cane robot Rush, che dà una mano come una sorta di trampolino per spiccare salti altissimi e, in una seconda fase, sarà anche in grado di fungere da jet con un motore a propulsione. Questo aiuto diventa fondamentale per sorpassare gli ostacoli più ostici degli scenari.

Il sistema Double Gear è un aiuto in tutti i sensi, e non è un fondamento obbligatorio per superare i momenti più complessi, per fortuna. I boss, otto in tutto, come i livelli, sono molto temibili e questo non cambia in nessuna delle quattro difficoltà di gioco presenti. Anche al livello più basso per abbattere i capi di fine livello, bisognerà spremersi al massimo per accedere al livello successivo.

Nella giocabilità i movimenti precisi sono importanti ed il personaggio si controlla in maniera ottimale, senza che abbia esitazioni o scatti meccanici durante le fasi di salto: l’agilità che voi darete a Mega Man sarà la base per superare le sezioni verticali dei livelli più complessi. Graficamente il lavoro è ben fatto, colorato e dalla buona resa: meno la colonna sonora, priva di idee e spunti.

Il gioco ha una longevità sempre salda, nel senso che si va oltre agli otto livelli, e si continuerà a giocare a “Mega Man 11” come si faceva un tempo, provando e riprovandolo per migliorarsi e scoprire nuovi segreti. “Mega Man 11” non potrà che piacere sia ai nostalgici dei videogiochi del passato che alle nuove generazioni, più giovani, che hanno conosciuto meno questo genere di titoli.

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