"Inked": gioco rompicapo con uno stile di disegno impareggiabile

"Inked", come recita il titolo, è disegnato con tanta maestria quasi con l'uso esclusivo di china ed inchiostro, riportato tutto sugli schermi del PC: il gioco rappresenta un complesso rompicapo da risolvere con tanta arguzia.

"Inked": gioco rompicapo con uno stile di disegno impareggiabile

Inked” è il nuovo gioco di Somnium Games, ed è un titolo dove la prima cosa che risalta all’occhio è l’impareggiabile disegno e stile degli scenari che, come recita il titolo, sono completamente stati creati con carta ed inchiostro. Gli scenari splendidamente immortalati nero su bianco portano il giocatore in un viaggio tra complessi rompicapi da risolvere. Il gioco è disponibile per personal computer.

In “Inked” si vestono i panni di un Eroe senza nome, come avviene per la serie RPG di “Gothic”: qui però non ci si farà spazio tra i numerosi nemici con spada e sangue che schizza ovunque, ma il personaggio dovrà muoversi lungo disegni splendidi, scenografici, ed in alcuni punti anche malinconici. Attraverso molti puzzle, l’eroe deve salvare la sua amata, Aiko.

Nel gioco non si parla quasi mai del personaggio, ma la narrazione si centra su Adam, il disegnatore del gioco, colui che ha creato e crea anche in tempo reale gli scenari. Per il personaggio, la maggior parte degli enigmi e dei puzzle da risolvere si basa sulla geometria, sistemando cubi ed altre forme di modo da poter avanzare o per creare le condizioni per ottenere dei benefici dallo scenario presente sullo schermo.

A mano a mano che il gioco procede, non è detto che la difficoltà cresca, perché gli enigmi che si incontrano lungo il cammino sono un po’ estemporanei da risolvere: magari è possibile incontrare situazioni complesse da risolvere seguite da momenti molto più semplici da attraversare, per poi trovarsi di nuovo ad un enigma quasi irrisolvibile.

Questa poca linearità porta ad essere spesso frustrati e ad avere la tentazione di abbandonare il gioco: gli scenari fantastici di “Inked”, però, porteranno il giocatore, probabilmente il giorno successivo, con più lucidità a rigiocare e a trovare la soluzione al momento complesso che gli si pone di fronte per poter sapere come continua la vicenda del protagonista.

Da segnalare ci sono, proprio in questo contesto, altri due difetti non di poco conto: la trama della storia viene solamente sorretta dagli impareggiabili disegni a mano di “Inked” altrimenti, senza svelare nulla, risulterebbe un copione abbastanza scontato e scevro di colpi di scena. I controlli, invece, non sono sempre precisi e possono portare il giocatore a momenti di nervosismo e tensione anche giustificati.

In quanto a rigiocabilità, sarà difficile pensare, specialmente nel breve periodo, di rigiocare ad “Inked”, proprio per i tanti momenti di frustrazione che porta tra comandi di gioco imperfetti e puzzle molto difficili. Il disegno e gli scenari, però, sono tutti da scoprire e, almeno alla prima esperienza, si vorrà giungere fino alla fine di questo capolavoro artistico.

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