"Holy Potateos! A Spy Story!?": verdure saltate (di testa) impiattate in un videogioco pazzo

"Holy Potateos! A Spy Story!?" porta in un nuovo capitolo la storia delle verdure più folli che sia possibile incontrare nella vita; un gioco gestionale e di simulazione semplice e divertente.

"Holy Potateos! A Spy Story!?": verdure saltate (di testa) impiattate in un videogioco pazzo

Holy Potateos! A Spy Story!?” porta su tutti i PC il quarto capitolo della saga delle verdure più pazze che si possa incontrare nella propria esperienza di vita. Il titolo è prodotto da Daylight, studio di Singapore, che ha messo insieme la follia e la gestione per creare un gioco semplice e divertente.

Le patate riprendono il controllo degli schermi, con gli amici di grandi e piccini, Ren e Rexa, che tornano ad investigare su un caso molto spinoso, ma che pare espandersi su una mappa molto limitata. In realtà, il gioco sa coprire molto bene ogni momento, perché i personaggi dovranno passare attraverso locali di vario tipo e negozi per cercare elementi per la propria indagine, in una fase esplorativa che si scopre ripagante.

Le strutture schematiche delle mappe non distruggono affatto la libertà di movimento sullo schermo, con i personaggi che avranno a disposizione anche diversi percorsi per trovare la via che li porti a risolvere il caso, in virtù dei quali “Holy Potateos! A Spy Story!?” ha una struttura storica inaspettatamente varia, in cui il giocatore potrà risolvere con i mezzi e gli agenti preferiti le proprie missioni.

I singoli tuberi a disposizione, oltre ai protagonisti, che vi aiuteranno a risolvere il caso, hanno quattro caratteristiche (forza, carisma, intelligenza e furtività) che renderà ogni personaggio diverso dall’altro. La scelta giusta per ogni tipo di indagine porterà di conseguenza a risoluzioni più o meno semplici di ogni percorso, portando ad uno o più tentativi di andare avanti nella storia.

L’immediatezza e la semplicità dei comandi aiuterà il giocatore ad ambientarsi immediatamente alla struttura di gioco di “Holy Potateos! A Spy Story!?” e, per questo, non ci saranno problemi ad entrare in contatto con ogni singola realtà del gioco. Chiaramente, con una costruzione così basica (che non significa negativa) non si può pretendere una profondità ed una longevità particolarmente accennata del titolo.

In quanto a grafica e sonoro, tutto rispecchia i tre capitoli precedenti, con sfondi e personaggi disegnati con lo stile del fumetto e del cartone animato per bambini. Tale disegno riporta al limite del paradossale le situazioni che le verdure animate sapranno offrire in ogni momento dell’indagine e della storia.

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