"Hearthstone: Boscotetro": seconda espansione dell’anno per il gioco di carte virtuali

"Hearthstone: Boscotetro" concede ai giocatori del celebre gioco di carte virtuali per PC e per smartphone di ampliare nuovamente il proprio mazzo, aggiungendo creature provenienti dai boschi ed apportando innovazioni importanti.

"Hearthstone: Boscotetro": seconda espansione dell’anno per il gioco di carte virtuali

Hearthstone: Boscotetro” è la seconda espansione dell’anno 2018 per il celebre e notorio gioco di carte virtuali di casa Blizzard: un pacchetto per PC e smartphone che apporta nuove modifiche regolamentari che provano a rendere il gioco ancora più attraente per gli affezionati giocatori più esperti, quelli che vorrebbero più tattica e meno casualità nel gioco del genere più popolare al mondo.

Con l’aprile 2018, per i giocatori che sono al corrente del sistema di gioco, termina il cosiddetto “anno del Mammuth” e con lui vanno in soffitta alcune espansioni di carte dedicate. Questa espansione permette di rinnovare i propri mazzi di gioco con nuove possibilità, e creature provenienti dai boschi: ci sono nuove keyword, poteri delle carte purtroppo non di grande impatto, che non variano di molto l’esperienza di gioco.

Al di là di queste idee poco riuscite, c’è la volontà di Blizzard di continuare nella strada intrapresa nella prima espansione del 2018, quella di portare il titolo verso una sfida di gioco più controllabile e tattica da parte dei giocatori, abbandonando la casualità che ha dominato il prodotto dai suoi inizi, favorendo in questo modo anche giocatori casuali e poco avvezzi, che si ritrovavano a battere con facilità i maestri di Hearthstone.

In questo, però, stona ancora la presenza di alcune carte distribuite anche in questa espansione che fanno della casualità il loro punto di forza, impedendo del tutto di controllare la partita con tattica e maestria e lasciando buona parte degli esiti degli incontri alla sorte delle carte che capitano e ad una strategia che, così costruita, può favorire il più fortunato e non il più bravo.

La via, insomma, è quella giusta: lo dimostrano anche altre piccole innovazioni, come i Worgen (che mutano salute ad ogni turno) ed i mazzi con carte dal numero di serie solo pari o dispari. Blizzard sta cercando di venire incontro a chi spende molte ore davanti ad Hearthstone, ma la strada è ancora lunga e c’è tanto da sviluppare in questo senso.

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