"Call of Duty: WWII – The Resistance": i contenuti dell’espansione

L'espansione ufficiale del gioco in prima persona di Activision porta tanti contenuti ed aggiunte al titolo che ogni anno allieta milioni di giocatori appassionati degli sparatutto di guerra in prima persona.

"Call of Duty: WWII – The Resistance": i contenuti dell’espansione

“Call of Duty: WWII – The Resistance” è la prima espansione ufficiale diffusa da SledgeHammer e Activision sul loro titolo di guerra in prima persona, che in questa quattordicesima edizione è tornato all’origine, ai primi capitoli della saga, alla seconda guerra mondiale. Per questo nell’espansione non ci sono variazioni sul tema, ci sono nuove città da salvare dai nazisti sparse tra Francia e Germania.

Le mappe offerte in questo nuovo pacchetto di espansione sono principalmente tre, quelle del multiplayer, la modalità più apprezzata dai giocatori, le quali si chiamano Occupation, Anthropoid e Valkyrie e sono di medie-grandi dimensioni, apprezzabili per le tante abitazioni che possono essere utilizzate come postazioni tattiche per passare al contrattacco dei propri avversari, gestendo un’azione ed una sfida che ricorda quella di UnReal Tournament, forse un po’ troppo da vicino.

Le modalità single player sono come sempre gradite e c’è la classica storia, la campagna, che comprende la conquista e la liberazione, per l’appunto, di città transalpine e teutoniche dalla piaga nazista. Un’aggiunta che permette ai videogiocatori di tentare di ripartire dall’inizio con il gioco e riprovare le emozioni di una bella campagna storicamente valida.

I contenuti aggiuntivi di “Call of Duty: WWII – The Resistance” non finiscono qui, con la modalità NaziZombie sia per giocatore singolo che per multiplayer: una campagna in solitaria permetterà di sconfiggere gli zombie e di avanzare passo passo nell’Europa distrutta dal conflitto mondiale più grande di sempre.

La sfida alla caccia dei NaziZombie si ripete anche nelle modalità plurigiocatore, un punto che però Sledgehammer ha ripetuto dai titoli precedenti, portando una sorta di fantascienza in un contesto storico invece ben localizzato: si poteva pensare magari a qualcosa di diverso, visto che il tema si ripete ormai fin dal Call of Duty del 2010.

Il problema di questo “Call of Duty: WWII – The Resistance” è proprio questo: tenendo in conto la qualità buona dei contenuti, non c’è grande differenza in questa espansione da quella degli anni precedenti. I programmatori, oltre alle modalità più amate, potevano pensare ad altre variazioni sul tema di un prodotto discreto, senza acuti.

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