"BattleTech": da gioco da tavolo anni ’80 al ritorno dei mech per PC

"BattleTech" fu un gioco da tavolo degli anni '80 con unità robotiche che ispirò i primi videogiochi sui mech. A trent'anni di distanza, ecco il ritorno di "BattleTech" per PC con uno strategico tutto da scoprire.

"BattleTech": da gioco da tavolo anni ’80 al ritorno dei mech per PC

“BattleTech” negli anni ’80, qualcuno se lo ricorderà, fu un gioco da tavolo che portò i robot su un campo di gioco per una nuova tipologia di giochi di società che in quegli anni proliferava con grande successo, quelli che simulavano in parte i giochi di ruolo. Oggi, a trent’anni di distanza, Paradox porta sui PC di tutto il mondo “BattleTech”, un gioco strategico a turni,

“BattleTech” è stato creato da Jordan Weisman e rappresenta un’alternativa ai titoli in prima persona di robot e mech che – negli ultimi anni – non hanno imperversato, se escludiamo il fenomeno del 2015 “Titanfall”, un gioco ipertecnologico e studiato solamente per il multiplayer.

Qui il discorso è del tutto diverso, visto che siamo in un mondo a metà tra il ritorno alla vita e la distruzione:, i mech in mano al giocatore vivono in una zona molto ampia chiamata “la periferia”; partendo da questo scenario ci sarà una dettagliata campagna a livelli, dove cinque casate di plenipotenziari si sfidano costantemente per la supremazia su un mondo che ha perso gran parte della conoscenza culturale e scientifica.

Al servizio di uno di questi nobili, dovrete firmare contratti dall’interno di una grande astronave e partire per le battaglie; qui entra in gioco il giocatore, con un’ampia gamma di mech a disposizione, con quelli leggeri, adatti all’esplorazione ed agli attacchi a sorpresa, mentre quelli più corazzati compiono movimenti limitati e sono pronti per resistere al fuoco diretto.

I mech sono divisi in parti, braccia, gambe, corpo, testa: esse possono costituire lo spunto per un attacco mirato, tuttavia queste funzioni sono casuali e, quando il mech è a terra, si potrà attaccarlo solamente in punti determinati a caso. Ma non è l’unico modo per abbattere le unità avversarie: ci sono delle condizioni diverse, come buttare a terra un grosso robot, con la pesante caduta che può generare danni consistenti.

In merito all’intelligenza artificiale, dalla versione beta questa è migliorata: prima gli avversari puntavano solo alla semplice aggressione, ora sono più tattici e rendono la sfida elettrizzante, specie quando l’ambiente è frastagliato ed irto di ostacoli, adatto per predisporre imboscate, attacchi a sorpresa e colpi dall’alto verso il basso.

Graficamente “BattleTech” è ben impostato, sfrutta un motore grafico agile e ricco di particolari, senza nulla di trascendentale; su computer standard, il gioco funziona bene. L’audio è limitato a poche musiche e ad effetti basici, comunque efficaci. Il gioco presenta una campagna a tratti convincente, in altri poco varia negli scontri. “BattleTech”, in fin dei conti, riporta in auge una strategia a turni per mech che da anni non era più tastata da nessuno, e questo è un motivo positivo per provare questo titolo.

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