GP Austin: dominio Mercedes, ancora male le Ferrari

Ad Austin (USA) è andata in scena la diciottesima gara della stagione. Ennesima prova di forza delle Mercedes, a segno con la quarta doppietta stagionale. Ancora una volta male le Ferrari, con il solo Vettel, quarto, al traguardo

GP Austin: dominio Mercedes, ancora male le Ferrari

Ad Austin, Texas, è andato in scena il Gran Premio degli Stati Uniti, diciottesima gara della stagione. Abbiamo assistito all’ennesima prova di forza della Scuderia Mercedes, con entrambi i piloti in vetta alla graduatoria per la quarta volta in stagione. 

La partenza. Al via Lewis Hamilton parte bene, mantenendo la testa del gruppo, mentre Nico Rosberg ha un’incertezza e viene infilato da un ottimo Daniel Ricciardo. Partenza in chiaroscuro anche per le due Ferrari: al bello spunto di Kimi Raikkonen, che supera Max Verstappen, fa da contraltare la sfortunata partenza di Sebastian Vettel. Il tedesco infatti viene colpito da dietro dalla Force India di Nico Hulkenberg e perde così una posizione in favore del compagno di squadra, ma riesce comunque a proseguire la gara senza particolari problemi.Al secondo giro, dunque, l’ordine di gara è il seguente: Hamilton, Ricciardo, Rosberg, Raikkonen, Verstappen, Vettel, Massa, Sainz, Alonso. 

Prima tornata di Pit-Stop. Dopo la prima tornata di cambi-gomme, intorno al ventesimo giro, iniziano a vedersi i primi cambiamenti in pista: Ricciardo non riesce a tenere il passo di Hamilton, mentre Rosberg inizia a guadagnare terreno sul pilota australiano. Stessa sorte per l’altra Red Bull, con Raikkonen e Vettel che guadagnano terreno su un Verstappen in difficoltà. Al venticinquesimo giro Raikkonen si ferma per la seconda sosta, con Vettel che risulta essere il più veloce in pista e continua a guadagnare su Verstappen. Rosberg è invece ormai in scia a Ricciardo, che decide anche lui di fermarsi ai box. Seconda sosta per il numero 3 e gomme medie montate per provare ad arrivare al traguardo senza più pit-stop. 

Il ritiro di Verstappen e la Virtual Safety Car. Al ventisettesimo giro Verstappen si presenta ai box senza preavviso, compromettendo la sua gara: i meccanici non lo attendevano e il cambio-gomme dura ovviamente più del previsto. Quattro giri dopo l’olandese sarà costretto al ritiro per un problema al motore. La monoposto di Verstappen, parcheggiata nelle vie di fuga, costringe la direzione gara ad attivare il regime di virtual safety car per rimuovere la vettura da una zona di pericolo. Il duo Mercedes ne approfitta per il pit-stop, riuscendo a mantenere la testa della gara davanti a Ricciardo e alle due Ferrari, ormai vicinissime all’unico pilota Red Bull rimasto in pista. 

Colpo di scena per la Ferrari. Ma il colpo di scena anche in casa Ferrari è dietro l’angolo: Raikkonen si ferma per il suo terzo pit-stop, ma un dado della posteriore destra avvitato male costringe il finlandese al ritiro

Bandiera a scacchi. L’ordine di gara delle prime posizioni non varierà più fino alla fine: Hamilton, Rosberg e Ricciardo completano il podio, con Vettel, Alonso, Sainz, Massa, Perez, Button e Grosjean a punti. 

Nella classifica piloti il vantaggio di Rosberg su Hamilton si riduce a 26 punti, con tre gare ancora da disputare. 

Classifica Piloti: 1) Rosberg (Mercedes) 331 pt., 2) Hamilton (Mercedes) 305 pt., 3) Ricciardo (Red Bull) 227 pt., 4) Vettel (Ferrari) 177 pt., 5) Raikkonen (Ferrari) 170 pt., 6) Verstappen (Red Bull) 165 pt. 

Classifica Costruttori: 1) Mercedes 636 pt., 2) Red Bull 400 pt., 3) Ferrari 347 pt., 4) Force India 138 pt., 5) Williams 130 pt., 6) McLaren 74 pt.

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