USA: stop con i finanziamenti alle cliniche che praticano l’aborto

Trump taglia i finanziamenti federali alle cliniche che praticano lʼaborto. Una promessa elettorale che conquista i conservatori a sei mesi dalle elezioni di metà mandato.

USA: stop con i finanziamenti alle cliniche che praticano l’aborto

Forse sarà solo una mossa politica, a pochi mesi, sei, dalle elezioni di metà mandato, un modo per assicurarsi i conservatori, intanto però Donald Trump gioca un’altra delle sue carte: “la lotta al diritto all’aborto” come si legge in “tgcom24.mediaset.it“.
A tutte le cliniche statunitensi e a tutte quelle che fanno un servizio di consulenza alle donne che desiderano interrompere l’aborto non verranno più distribuiti soldi federeali. Questa è la norma, firmata un mese fa dal Presidente e resa nota in questi giorni.

La legge –  si legge sempre su “tgcom24” – è stata pensata soprattutto per colpire Planned Parenthood, organizzazione di cliniche non profit che fornisce molti servizi sanitari alle donne, tra cui l’aborto”. Il 17 maggio la Planned Parenthood aveva fatto ricorso cercando di fermare l’entrata in vigore della nuova normativa, già approvata in Iowa, perché ritenuta molto restrittiva. Secondo questa norma è assolutamente proibito interrompere la gravidanza dopo sei settimane, ossia non appena il battito cardiaco del feto viene rilevato.

L’ex presidente Barack Obama aveva impedito agli Stati di trattenere i soldi federali quando destinati a questo tipo di strutture, il presidente Donald Trump capovolge la legge: non ci saranno più soldi federali per queste cliniche.

La scelta dell’attuale presidente americano è un ritorno alla politica di Ronald Reagan di 30 anni fa, abolita nel 1994 da Bill Clinton. La normativa emanata ai tempi di Ronald Reagan stabiliva che le attività di “pianificazione familiare” dovevano essere separate dai servizi per l’aborto.

L’amministrazione Trump ha così avviato il percorso che porterà al taglio dei fondi federali a tutte le cliniche che praticano l’aborto. La Casa Bianca ha reso noto che la proposta delle nuove regole è giunta dal Dipartimento per la sanità e sostenuta dal presidente. Si tratta, tra l’altro, di una promessa elettorale. L’obiettivo di questa normativa è assicurarsi che in nessun modo l’aborto venga finanziato dai contribuenti.

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