USA, migranti: famiglie riunite grazie a un giudice

L'American Civil Liberties Union ha convinto un giudice della California ad emettere un'ordinanza per le famiglie separate: entro 30 giorni devono essere riunite ma, se i bimbi non hanno ancora compiuto i 5 anni, i giorni si riducono a 14.

USA, migranti: famiglie riunite grazie a un giudice

Uno dei temi di questi giorni riguarda le famiglie che ai confini degli Stati Uniti vengono divise. Genitori da una parte e, figli, anche se piccoli dall’altra. Questi fatti non sono passati inosservati e c’è chi si dà da fare per favorire il riavvicinamento.

Trenta giorni di tempo per riunire le famiglie che sono state separate dalle autorità di frontiera degli Stati Uniti, questo quanto ha ordinato un giudice della California. Se i bambini hanno un’età inferiore ai 5 anni, il tempo per essere ricongiunti ai loro genitori si accorcia a 14 giorni, com’è scritto nell’ordinanza emessa ieri sera a San Diego.

L’ordinanza del giudice distrettuale statunitense Dana Sabraw, è stata emessa dopo una causa avviata dall’American Civil Liberties Union, una organizzazione non governativa, senza scopo di lucro che difende i diritti civili e le libertà individuali. La causa che ha portato all’ordinanza riguarda in particolare due casi: una bambina di 7 anni che era stata allontanata dalla madre congolese e un adolescente di 14 anni che era stato allontanato dalla madre brasiliana.

Come si legge nel sito ansa.it, il giudice Sabraw con “un’ingiunzione nazionale sulle future separazioni familiari, a meno che il genitore non sia ritenuto inadatto”, ha messo le mani avanti su futuri casi simili. Il bene del bambino deve essere in qualsiasi modo salvaguardato.

L’ordinanza giunge quando il numero dei bambini allontanati dai genitori era davvero consistente, si stima che nelle ultime settimane siano stati più di 2.000. Questi ragazzini sono stati “collocati” – un termine che sa di “provvisorio” -, in rifugi controllati dal governo privandoli dell’affetto e della sicurezza dei loro genitori.

Per l’American Civil Liberties Union è un’altra battaglia legale vinta. L’organizzazione ha molti simpatizzanti per il suo impegno a far sì che la Costituzione degli Stati Uniti rispetti le libertà individuali, ma deve sopportare anche le critiche di molti, soprattutto di chi si schiera tra i conservatori.

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