Durante il lungo regno della Regina Elisabetta II, il più longevo della storia del Regno Unito con 70 anni e 214 giorni, il marito della monarca non ha mai vestito il titolo di Re, rimanendo invece sempre conosciuto come il Principe Consorte Filippo di Edimburgo fino alla sua scomparsa nel 2021.
Non è affatto intenzionato a seguire le orme della madre il figlio Re Carlo, che pretende invece per la moglie Camilla Parker Bowles non solo il titolo di Regina Consorte, ma quello di Regina Camilla. La vicenda ha origini decennali, ed ha inizio al momento in cui Carlo e Camilla resero pubblica la loro relazione, dopo anni di relazioni clandestine alle spalle della Principessa Diana.
All’epoca l’opinione pubblica era estremamente contraria a Camilla e Carlo, e lo sdegno si allargò all’intera famiglia reale dopo la tragica scomparsa della “Principessa Buona” ad Agosto del 1997. Fu quello un periodo estremamente negativo per l’immagine pubblica della Regina e dell’allora Principe Carlo, accusati addirittura da alcuni di aver cospirato per uccidere la ex moglie di lui.
All’epoca era quindi impensabile che a Camilla potesse essere concesso il titolo di Regina Consorte, tantomeno quello di Regina. Col tempo il ricordo del popolo dello scandalo si è affievolito, così come l’amore per la figura di Diana, e nel corso degli anni è aumentata l’indifferenza nei confronti della coppia Carlo/Camilla.
A febbraio quindi la Regina Elisabetta annunciò, nel corso del Giubileo di Platino, che Camilla avrebbe ottenuto il titolo di Regina Consorte quando Carlo sarebbe asceso al trono. Non abbastanza per il neo Re, che vuole ora un riconoscimento più alto per la moglie. Da Buckingham Palace si spera che il “Consorte” possa essere eliminato di soppiatto dal titolo prima dell’incoronazione, che avverrà nel 2023, ma si vocifera che la decisione alla fine dipenderà da quanto calorosamente il pubblico accetterà Camilla nei prossimi mesi.