Strage Istanbul: arrestato un kamikaze. Aveva chiesto asilo

Strage Istanbul, è stato arrestato uno sospetto complice dell'attentato di piazza Sultanahmet. Il kamikaze autore del massacro aveva chiesto asilo politico in Turchia una settimana prima di farsi esplodere.

Strage Istanbul: arrestato un kamikaze. Aveva chiesto asilo

Strage Istanbul, è stato arrestato un uomo sospettato di far parte della cellula terroristica che ha pianificato l’attentato di piazza Sultanahmet. L’attacco ha causato la morte di 10 turisti ed il ferimento di altre 15 persone nella capitale turca lo scorso martedì 12 Gennaio. Ad ufficializzare la notizia è stato il ministero degli interni di Ankara. L’arresto è avvenuto in seguito alla “caccia all’uomo” che sta interessando la Turchia in queste ore: solo oggi le autorità locali hanno disposto il fermo di 65 persone, tra i quali figurano quindici siriani, tre russi ed un turco.

Non risulta siano ancora state formulate accuse formali nei loro confronti, ma stando all’intelligence turca i sospettati stavano raccogliendo informazioni sensibili riguardanti gli edifici pubblici di Istanbul. Tra i sospetti terroristi fermati dalla polizia, 21 sono stati tratti bloccati a Sanliurfa, in corrispondenza del confine con la Siria.

Nel frattempo i media locali hanno diramato gli appelli dell’intelligence turca precedenti alla “strage Istanbul”: stando a quanto è emerso, i servizi segreti erano in stato di allarme da circa un mese, ed era considerato “altamente probabile” che affiliati o simpatizzanti dello Stato Islamico potessero mettere a punto attentati finalizzati all’uccisione di turisti stranieri.

L‘attacco di piazza Sultanahmet non è stato dunque del tutto inaspettato, poiché era stata registrata una massiccia infiltrazione di terroristi provenienti dalla Siria in Turchia tra il 17 Dicembre 2015 ed il 4 Gennaio 2016. Stando a quanto riportato dalle agenzie di comunicazione locali, gli obiettivi primari dei miliziani jihadisti rimangono le rappresentanze diplomatiche dei Paesi della Nato coinvolti nella guerra contro l’Isis.

I tre russi fermati per la strage Istanbul sarebbero stati accusati di avere fornito supporto logistico ai terroristi in preparazione dell’attentato, mentre non sono stati ancora chiariti i capi d’accusa imputati agli altri sospettati in stato di fermo. E’ inoltre emerso che Nabil Fadli, il 27enne siriano (ma nato in Arabia Saudita) responsabile materiale della strage del 12 Gennaio, aveva chiesto asilo politico proprio in Turchia lo scorso 5 Gennaio.

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