Siria, fuga in massa dei civili dalla Ghouta orientale

Da giovedì intere famiglie sono in fuga dalla regione della Ghouta orientale: uno degli esodi di civili più massicci dall'inizio della guerra in Siria.

Siria, fuga in massa dei civili dalla Ghouta orientale

In Siria è iniziato un esodo di oltre dieci mila persone che, da giovedì, hanno deciso di abbandonare la regione della Ghouta orientale, l’enclave alle porte di Damasco in parte ancora controllata dai gruppi armati ribelli. I media siriani mostrano le immagini di intere famiglie, soprattutto donne e bambini, in fuga a piedi, in moto o in macchina.

Dopo oltre un mese di incessanti combattimenti e bombardamenti, intensificatisi nelle ultime ore, i militari delle forze governative hanno aperto un passaggio per facilitare l’uscita dei civili, che risulta essere decisamente massiccio. Secondo l’Osservatorio Siriano per i diritti umani sarebbero 12.000, dei 400.000 che si stima siano rimasti nella Ghouta est, i civili in fuga dalla città di Hamuriya.

Intanto nella notte sono proseguiti gli scontri armati tra le truppe leali a Bashar Asad e i ribelli del gruppo Failaq al Rahman, una milizia legata ad Al, che hanno seminato la morte in particolare tra i civili. Fonti mediche hanno registrato 25 casi di soffocamento. “Come conseguenza del terribile bombardamento di Hamuriya, le famiglie si stanno trasferendo verso le zone del regime“, ha spiegato un medico.

Karim Shaheen, giornalista di The Guardian, ha riportato le affermazioni di un civile: “la gente cammina verso coloro che poche ore prima gli lanciavano contro barili bomba, cloro e fosforo. E’ questione di sopravvivenza“. L’agenzia ufficiale Sana ha segnalato che i civili vengono usati come scudi umani dai gruppi terroristi armati di Ghouta.

L’esercito arabo di Bashar al-Assad, con l’appoggio della Russia e Iran, è determinato ad avanzare all’interno di Ghouta nonostante sia stata dichiarata “zona di cessazione delle ostilità” e nonostante l’ultima risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu abbia decretato la tregua. Nell’ultimo mese sono morti circa 1.250 civili, un quinto di cui bambini: a Damasco solo nella giornata di giovedì hanno perso la vita una decina de civili a causa dei proiettili di mortaio lanciati su Ghouta.

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