Sciopero mondiale per la festa della donna

Per la festa della donna - l'8 marzo - è stato indetto dal "Movimento internazionale delle donne" uno sciopero per protestare contro la violenza di genere, per promuovere i diritti delle donne, i diritti LGBT, l'eguaglianza sul lavoro.

Sciopero mondiale per la festa della donna

Per la festa della donna sono previste mobilitazioni in una quarantina di Paesi, il “Movimento internazionale delle donne”ha promosso uno sciopero per protestare contro la violenza di genere: le donne, per 24 ore, si asterranno dal lavoro e anche dalla cura della casa e dei figli.

Si preannuncia un 8 marzo in linea con l’essenza autentica della festa: parteciperà la “Women’s March di Washington”, manifestazione politica tenutasi il 21 gennaio 2017 a Washington D.C., unitamente a centinaia di altri cortei nel resto degli Stati Uniti e del mondo, per promuovere i diritti delle donne, la riforma dell’immigrazione, i diritti LGBT, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla diseguaglianza razziale, sui problemi dei lavoratori e sulla spinosa questione ambientale. Se si fermano le donne si ferma il mondo, un 8 marzo all’insegna dell’astensione dal lavoro, ornato da assemblee nelle rispettive aziende, da cortei, da flash mob, da conferenze, da letture in piazza.

In Italia lo sciopero è indetto da #nonunadimeno, la rete femminista che organizzò a Roma un corteo contro il femminicidio. I Centri Antiviolenza aderiranno con l’intento di modificare una cultura retrodata che produce violenza maschile. Le sedi sospenderanno le attività proprio per mettere in evidenza che i Centri non sono servizi assistenziali ne istituzionali. Hanno già aderito allo sciopero diverse sigle sindacali, SLAI COBAS, COBAS, SIAL COBAS, ADL COBAS, USI AIT, USB, SGB, FLC CGIL: nelle scuole le lezioni potrebbero essere a rischio per l’astensione dal lavoro di docenti e personale ATA.

La “Giornata Internazionale della Donna” nacque ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909 istituita dal Partito Socialista americano, che organizzò in tale data una grande manifestazione in favore del suffragio universale. Il tema era già stato a lungo discusso negli anni precedenti, sia negli Usa sia dai delegati del VII Congresso dell’Internazionale socialista tenutosi a Stoccarda nel 1907.

Le manifestazioni per il suffragio universale si unirono ad altre rivendicazioni dei diritti femminili e tra il novembre 1908 e il febbraio 1909 migliaia di operaie di New York scioperarono per giorni chiedendo aumento salariale e condizioni di lavoro adeguate. Nel 1910 l’VIII Congresso dell’Internazionale socialista propose per la prima volta di istituire una giornata dedicata alle donne. In Italia vige dal 1922.

La violenza sulle donne sta raggiungendo soglie preoccupanti, la nostra società emancipata esibisce ancora uomini padroni incapaci di accettare un rifiuto, di accogliere la scelta di una donna. Menti frutto di se stesse e probabilmente dell’educazione impartita da padri e donne/madri nel reflusso di un archetipo femminile dettato da uomini. La parità potrà esistere quando l’inconscio maschile collettivo sarà sdoganato da recessi di un passato ove la donna non può acconsentire a se stessa, erigendo come bene essenziale la famiglia, il marito i figli.

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