Paesi Bassi, stop al velo integrale in pubblico: si attende il "Sì" del Senato

I Paesi Bassi si apprestano a dire "No" al burqa in pubblico. Il provvedimento è stato approvato dalla Camera bassa con una netta maggioranza, ed ora passerà al vaglio del Senato per diventare esecutivo.

Paesi Bassi, stop al velo integrale in pubblico: si attende il "Sì" del Senato

Indossare il velo integrale in pubblico potrà ben presto essere proibito anche nei Paesi Bassi. La decisione non è ancora definitiva, ma stando alle previsioni sembra che il via libera del Senato debba essere solamente una mera formalità, dopo che il provvedimento ha strappando una valanga di consensi alla Camera bassa venendo approvato con una maggioranza letteralmente soverchiante (132 “Sì” su 150 votanti).

Il disegno di legge è stato proposto dal Premier Mark Rutte e non riguarderà solamente il famigerato burqa, ma qualsiasi indumento copra integralmente il viso (compreso quindi il niqab) e qualsiasi altro accessorio non consenta l’immediato riconoscimento del volto, come caschi integrali e maschere. La votazione è stata effettuata nella giornata di ieri (martedì 29 novembre, nda), e riguarderà la circolazione su territorio pubblico.

Ciò significa che indossare il velo integrale o altri capi d’abbigliamento che coprano il viso – quindi non permettano l’identificazione – in corrispondenza di edifici pubblici (scuole, ospedali, edifici istituzionali) ed in occasioni pubbliche (ad esempio sui mezzi di trasporto), sarà passibile di multa fino a 405 euro.

Nonostante le critiche di islamofobia che si sono levate dai pochi oppositori al provvedimento, i quali hanno già parlato di “legge ad hoc contro il velo integrale”, il Primo Ministro dei Paesi Bassi ha chiarito che non si tratta di intolleranza religiosa ma di un provvedimento neutrale per la sicurezza nazionale, che coinvolgerà non solamente capi d’abbigliamento religioso bensì qualsiasi accessorio corrisponda alle specifiche indicate.

Saranno ad ogni modo esenti dalla sanzione pecuniaria casi specifici come vestiti necessari a “proteggere il corpo e legati a motivi di salute o sicurezza“, come ad esempio caschi da lavoro specifici nei cantieri. Inoltre il divieto non scatterà in occasione di “attività sportive, festività ed attività culturali“, ma riguarderà solamente la circolazione pubblica in occasioni di quotidianità non eccezionali.

Al momento il testo è al vaglio del Senato, in attesa della definitiva approvazione che lo renderebbe legge a tutti gli effetti.

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