Morte Michael Jackson: svelate lettere inquietanti. Fu omicidio?

Michael Jacobshagen, amico della popstar, ha recentemente reso pubbliche tredici lettere in cui Michael Jackson svelava le sue più intime paure: "Stanno tentando di uccidermi, ho paura per la mia vita". Si riaccende la teoria dell'assassinio con nuovi scenari.

Morte Michael Jackson: svelate lettere inquietanti. Fu omicidio?

A distanza di quasi otto anni si continua a discutere ancora sulle presunte cause della morte della grandissima popstar Michael Jackson, deceduto per colpa di un sovradosaggio del sedativo Propofol prescritto dal suo medico curante che per la sua imprudente condotta è stato condannato per omicidio involontario.

In realtà questa giustificazione medica non ha mai convinto i familiari e i tanti seguaci del “Re del Pop” tanto da generare enormi sospetti e misteri legati alla cosiddetta “teoria dell’assassinio” fortemente sostenuta, da anni, dalla figlia del cantante Paris Jackson.

Recentemente sono state svelate e rese pubbliche da Michael Jacobshagen, un amico della popstar, tredici lettere inedite scritte da Michael Jackson in cui confidava i suoi più profondi timori e alcune frasi hanno molto colpito l’opinione pubblica e hanno ribaltato la credibilità del caso che per molti sembrava risolto: “Mi fanno molta pressione, stanno tentando di uccidermi… sono preoccupato per la mia vita”.

Queste affermazioni sono state nuovamente confermato da Jacobshagen in una lunga intervista, condotta durante una trasmissione televisiva australiana, e inoltre l’uomo ha raccontato che Michael Jackson gli chiedeva, in lacrime e con un tono disperato, di tornare in America per stare con lui a Los Angeles proprio per la necessità di placare le sue paure.

L’amico non si capacita di cosa potesse turbare l’animo del grande divo della musica internazionale e ancora oggi cerca delle risposte e ha chiarito che questa sua testimonianza è stata da lui svelata, dopo molto tempo dal triste evento, solo per sostenere il pensiero di Paris che ha sempre creduto che il suo caro padre sia stato vittima di un omicidio programmato malignamente.

Queste lunghe missive sono diventate delle nuove prove che potranno comporre un quadro di verità e riabilitare cosi la versione ufficiale del caso affinché si possa con chiarezza e certezza definire i reali fatti accaduti nella drammatica serata del 25 giugno 2009, data che rimarrà impressa nei cuori di tutte quelle persone che amavano, stimavano e apprezzavano il grande Michael Jackson.

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