Erano le 9 della mattina quando domenica un autobus che portava i giocatori di una squadra di calcio, i loro famigliari e i tifosi a Cordoba, è caduto da un ponte sul fiume Atoyac, nella zona montagnosa centrale di Veracruz, 350 chilometri a sud est da Città del Messico. Il bilancio è di 20 morti e 25 persone ferite.
L’autobus proveniva dal comune di Camarón de Tejeda con una squadra di calcio e si dirigeva verso Cordoba, città dello stesso stato, dove i giocatori avrebbero dovuto disputare un partita. Nella statale Atoyac-Paso del Macho, il veicolo è precipitato da un ponte alto più di 30 metri.
I sopravvissuti all’incidente hanno riferito che il conducente dell’autobus ha preso male la curva, provocando il precipitare del mezzo nel burrone. La segretaria della Protezione civile, Yolanda Gutiérrez Carlín, ha confermato la conclusione dei lavori di recupero delle 45 persone che viaggiavano sul mezzo: 18 viaggiatori sono morti sul luogo dell’incidente e altri due in ospedale.
Il Personale della Croce Rossa, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e anche gli abitanti della zona si sono impegnati nelle operazioni di recupero dei feriti che sono stati trasportati in diversi centri ospedalieri: 10 feriti alla clinica dell’Istituto Messicano di sicurezza sociale (IMSS) nella comunità di Potrero, quattro all’ospedale di Salud Yanga, uno a Cruz Roja di Cordoba e dieci all’ospedale Covadonga.
Secondo quanto riferito dal governatore di Veracruz, Javier Duarte, le indagini hanno rivelato che l’incidente è stato causato dall’eccesso di velocità, che avrebbe fatto sì che il conducente, Arturo Tejada Luna, nell’attraversare il ponte perdesse il controllo del veicolo, rompendo la barriera di sicurezza e cadendo nel burrone profondo 30 metri.
Il presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, ha dichiarato la sua tristezza per l’incidente attraverso il suo account di Twitter, ha fatto le sue condoglianze ai familiari delle vittime e ha augurato ai feriti una pronta guarigione.