Macron: "Il grido d’aiuto dell’Italia è rimasto inascoltato"

Il summit a Parigi ha visto l'incontro fra Paolo Gentiloni ed Emmanuel Macron, che hanno discusso su variegate tematiche: clima, migranti, commercio internazionale, crescita condivisa, sicurezza internazionale.

Macron: "Il grido d’aiuto dell’Italia è rimasto inascoltato"

A Parigi, durante l’incontro con il premier Paolo Gentiloni, Emmanuel Macron ha detto “Non abbiamo ascoltato abbastanza il grido di aiuto dell’Italia sulla crisi dei migranti. Conosco le sfide che l’Italia ha dovuto affrontare in tema di migrazione. Il mio auspicio è che si possa andare avanti per una vera riforma del diritto d’asilo e delle regole comuni per meglio proteggere gli Stati che sono più esposti a questa pressione migratoria“. In concomitanza stava avvenendo l’incontro solitario di Marco Minniti, ministro dell’Interno, con i suoi omologhi di Libia, Niger e Ciad.

All’interno del vertice si è giunti ad un accordo sui centri di accoglienza per migranti, che devono essere in linea con gli standard umanitari internazionali: verranno costruiti in Ciad e Niger, i paesi ove transitano le migliaia di migranti che dall’Africa sub sahariana giungono in Libia per poi imbarcarsi verso l’Italia. Emmanuel Macron ha continuato dicendo “voglio anche che insieme si possa progredire su un’agenda per proteggere meglio i nostri lavoratori”, a cominciare dalla direttiva Ue sui lavoratori distaccati.

Al centro dell’incontro, assieme all’agenda del G7 – clima, migranti, commercio internazionale e crescita condivisa – anche la sicurezza internazionale contro il terrorismo, Gentiloni ha ringraziato il presidente Macron per le sue parole sull’aggressione in Stazione Centrale a Milano, confermando che in Italia nessuno ha scordato gli attentati terroristici che hanno sconvolto la Francia. Dal vertice italo-franco è riemersa l’intensione di rilanciare l’unione fiscale.

Italia e Francia intendono lavorare insieme su una politica monetaria europea di unificazione fiscale e bancaria, su regole comuni che l’Italia intende rispettare e che devono far avvicinare, non dividere, i Paesi europei. L’Italia e la Francia lavoreranno insieme per un’Europa volta alla difesa dei cittadini.

L’elezione di Emanuel Macronè stata una iniezione di fiducia e di speranza per l’Europa. Adesso si tratta di investire questo capitale di fiducia e di speranza nella direzione comune – afferma Gentiloni –. La direzione è quella di lavorare sempre di più per integrare le nostre azioni in termini di difesa e di sicurezza”.

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