Questa notte Londra ha vissuto nuovamente momenti di terrore: la Grenfell Tower, un grattacielo di 24 piani a nord Kensington, è stato divorato dalle fiamme, sicuramente vi sono vittime, oltre 30 feriti. Un testimone racconta che ha visto alcune persone gettarsi dalle finestre, sui materassi gonfiabili portati dai pompieri, il rogo è scoppiato verso l’una di notte, la zona è stata isolata, il grattacielo potrebbe crollare.
Andy Moore riporta di avere visto detriti cadere dall’alto e di aver udito alcune esplosioni: “La polizia ci spingeva indietro per paura che venisse tutto giù”; Jody Martin, un’altra residente della zona, era accorsa per prestare aiuto: “Gridavo alla gente che era alla finestra, fuggite, fuggite, ma mi hanno risposto che erano bloccati dal fumo e non potevano passare dal corridoio“. Il terrorismo è escluso, le cause del rogo sono sconosciute: si ipotizza un corto circuito, forse una disattenzione, del resto vi abitavano quasi 500 persone.
Si parla di un’esplosione al quarto piano, forse dovuta a una fuga di gas, molti residenti si erano lamentati del rischio di incendi, un restauro fondamentale, previsto dalle norme, non era stato compiuto. Trenta persone sono ricoverate in ospedale per ustioni, intossicazione, rovinose cadute per accaparrarsi l’uscita: si sospetta che molte persone siano intrappolate all’interno.
Quando il grattacielo era avvolto dalle lingue di fuoco, sono state avvistate delle luci sul tetto, forse torce, erroneamente qualche residente aveva scelto la via del tetto per salvarsi dal fumo. Duecento vigili del fuoco sono impegnati per domare il fuoco anche se l’acqua sparata dalle pompe può raggiungere solo la metà inferiore del palazzo: il grattacielo ha continuato ad ardere, è rimasto solamente uno scheletro annerito, una visione apocalittica.
Il Grenfell Tower si trova nel quartiere di Notting Hill, fu costruito nei primi anni ’70 e fa parte della Lancaster West Estate: un’immensa casa popolare costruita dal governo britannico per consegnare un’abitazione alle classi meno agiate. 120 appartamenti in cui vivevano circa 500 persone, una specie di torre di Babele. Due anni era stata sottoposta ad un restauro, qualche unità era stata privatizzata e messa sul mercato.
Il grattacielo è prossimo alla A40, la tangenziale che porta verso l’aeroporto di Heathrow che è stata chiusa come le stazioni della metropolitana, evacuate le abitazioni circostanti.