Londra, bus-navetta in fiamme all’aeroporto Stanstees, voli sospesi per precauzione

L'incendio di un bus-navetta all'aeroporto di Stansteed a Londra ha gettato nel panico i passeggeri. Per fortuna non ci sono stati feriti ma i decolli sono stati temporaneamente sospesi.

Londra, bus-navetta in fiamme all’aeroporto Stanstees, voli sospesi per precauzione

Un incendio in un bus-navetta a Londra ha gettato nel panico i passeggeri. L’incendio è divampato in un bus-navetta dell’aeroporto di Stansteed, ma per fortuna non ci sono stati feriti e la situazione non è degenerata.

L’incendio è avvenuto di fronte a uno degli ingressi del terminal e subito sono partite le indagini per accertarne la causa. Sulla base delle indagini le autorità hanno affermato che l’incendio è stato causato da un guasto tecnico al veicolo che è stato subito individuato, ma per precauzione sono stati momentaneamente sospesi i voli in partenza fino a sabato mattina. Una notizia che ha messo in allarme chi aveva già deciso di partire per le vacanze di Pasqua da questo aeroporto.

 Stansted rappresenta una base di partenza per molti collegamenti low cost: anche Ryanair ha diversi collegamenti da questo aeroporto e quindi è comprensibile come il fatto che i voli siano stati sospesi abbia potuto mettere ansia e timore di non poter raggiungere la destinazione desiderata durante la Pasqua.

La direzione dello scalo ha comuqnue ribadito che il blocco è temporaneo è che ha deciso di optare per questa soluzione per ragioni precauzionali. Il fumo provocato dall’incidente può aver causato danni anche gravi a una parte della zona esterna del terminal e quindi è necessario ripristinare tutto per mettere in sicurezza i passeggeri.

L’odore acre di bruciato è stato avvertito da molti testimoni che hanno confermato di aver visto una fitta colonna di fumo all’esterno. A spegnere tempestivamente le fiamme ci hanno pensato alcune squadre dei vigili del fuoco, intervenute rapidamente.

La notizia consolante è quella che non ci sono stati feriti, ma il caos è stato inevitabile e chi doveva partire in quel momento ha dovuto per forza di cose ripiegare su altre compagnie aeree per riprogrammare i voli, compresi quelli per l’Italia.

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