Lego crea il suo primo personaggio di un bambino disabile

In seguito a 20.000 firme raccolte su Change.org, Lego ha presentato - alla Fiera Internazionale del Giocattolo di Nuremberg - il suo primo personaggio di un bambino disabile su sedia a rotelle.

Lego crea il suo primo personaggio di un bambino disabile

Sulla scia della Playmobil, che nel 2015 ha creato una serie di personaggi con handicap diversi, Lego lancerà sul mercato una nuova linea che include anche il personaggio di un bambino disabile. Secondo quanto annunciato dalla compagnia la nuova collezione Lego City verrà messa in vendita nel mese di giugno di questo anno.

Anche se non sono state diffuse immagini ufficiali del personaggio su sedia a rotelle, l’azienda tedesca Promobricks specializzata nella diffusione di notizie riguardanti la Lego lo ha fotografato durante la Fiera Internazionale del Giocattolo di Núremberg, la più importante del settore, e ha poi pubblicato le foto sul sito per condividerle con i fan della famosa marca.

L’immagine del personaggio della Lego sulla sedia a rotelle accompagnato dal suo cane guida è stata pubblicata in primo luogo sul blog Bricksfans con i ringraziamenti alla compagnia danese per averlo creato, consapevoli della grande influenza che i suoi prodotti esercitano sui più piccoli: “Offrire un’immagine positiva di un bambino con handicap, che aiuti queste persone a rappresentare sé stessi durante il gioco, è un successo che deve essere riconosciuto”, si evidenzia nel blog.

La campagna Toy Like Me (giocattoli come me), lanciata nell’aprile del 2015 dalla giornalista inglese Rebeca Atkinson  per sollecitare giocattoli più realistici e diversificati, aveva denunciato la mancanza di Lego con handicap e disabilità, tra i famosi mattoncini colorati. Denuncia che ha stimolato il lancio di una petizione sul portale Charge.org che ha superato le 20.000 firme e con la quale si è chiesto alla Lego: “Dov’è la vostra rappresentazione positiva degli handicap?“.

Ci sono 150 milioni di bambini disabili in tutto il mondo che non si vedono così rappresentati dall’industria incaricata di creare gli oggetti che stimolino il loro sviluppo. Si tratta di cambiare la percezione culturale della disabilità“, aveva dichiarato Rebecca Atkinson al quotidiano The Guardian.

La campagna Toy Like Me ha avuto un buon riscontro sulle reti sociali, dove figure pubbliche come l’attore e umorista Stephen Merchant si sono aggiunte alla conversazione. Oltre a Playmobil, altre firme dell’industria, come l’inglese Makies, hanno risposto a questa richiesta con il lancio di alcune bambole con apparecchi acustici, problemi di vista o macchie sulla pelle.

Continua a leggere su Fidelity News