Russia, provincia di Arcangelo; nell’estremo nord del paese, sulle sponde del Mar Bianco a poche centinaia di chilometri dalla Finlandia, da una delle miniere di questo lontanissimo luogo, per l’esattezza la Vladimir Grib, è stato estratto un diamante da record da ben 181,69 Carati.
Si tratterebbe del più grande diamante mai estratto in Europa e il quinto estratto in Russia a superare i 180 Carati di peso dato che i primi in classifica sono stati estratti nella regione della Jacuzia nella Siberia orientale, in Asia.
La Russia si colloca al secondo posto dei paesi produttori di diamanti con 17’800 migliaia di carati estratti (ricordiamo che 1 Carato equivale a 0,2 grammi di massa), appena dopo il Botswana che da solo ne conta circa 25’000 migliaia. Fino a qualche decennio fa anche l’Australia e l’India estraevano grandi quantità del prezioso minerale ma ormai le loro miniere sembrano essere state svuotate completamente; i diamanti, infatti, sono il risultato di una cristallizzazione del carbonio avvenuta nel corso di milioni di anni e sono perciò una ricchezza esauribile.
Come è facilmente intuibile anche il processo di lavorazione di quest’ultimo minerale russo richiederà molto tempo, forse anche mesi: la fase di studio infatti è fondamentale per capire quale taglio andrà effettuato per massimizzare il risultato evitando sprechi di materiale e quindi di ingenti somme di denaro.
Altro cristallo da record è il Cullinan, trovato ad inizio secolo in Sudafrica, a cui spetta il primato di diamante grezzo più grande mai estratto: ben 3.025 carati e cioè 605 grammi, venne tagliato in 105 pietre di cui la più grande pesa 516,5 carati ed è incastonata nello scettro di Sant’Edoardo, oggi nella Torre di Londra tra i gioielli della Corona.
Il Golden Jubilee, invece, è la singola pietra lavorata più grande al mondo con i suoi 545,67 carati ed appartiene al re della Thailandia, il quale lo ricevette dopo la benedizione di Papa Giovanni Paolo II, del supremo patriarca buddhista e dall’imam della Thailandia.