Il killer della Florida confessa: "Sono andato al fast food dopo la strage"

La sparatoria è durata circa tre minuti. Ha colpito in ben cinque classi. Il Presidente Donald Trump ha dichiarato: nessuno dovrebbe sentirsi in pericolo.

Il killer della Florida confessa: "Sono andato al fast food dopo la strage"

L’autore della strage in Florida ha confessato di essere stato al fast food dopo il suo folle gesto. La polizia sta attualmente rivedendo la cronologia della ricostruzione dell’arresto di Nikolas Cruz, l’autore della mattanza scolastica in Florida, riferendo che e’ stato arrestato dopo aver lasciato un fast food. Il giovane si e’ diretto in prima istanza in una catena di piccoli ristoranti economici acquistando una bibita e poi ad un McDonald’s. In seguito e’ stato avvicinato da un poliziotto e arrestato circa 40 minuti dopo essere uscito dalla famosa catena di fast food. 

La sparatoria all’interno del liceo della Florida è durata per tre minuti e il killer e’ arrivato a bordo di un taxi Uber. Sono alcune delle circostanze riferite dallo sceriffo della contea locale. Uber ha detto che sta collaborando con gli investigatori ma non ha risposto alla domande se il tassista aveva notato un comportamento sospetto del passeggero o se stava trasportando un’arma all’interno di un borsone. 

Il killer è andato al fast food dopo la strage nella scuola

Cruz ha sparato in ben cinque classi: prima in tre aule situate al primo piano dell’edificio, quindi in un’altra classe allo medesimo piano. Infine è salito al piano superiore e ha sparato ad una persona che si trovava in aula. Lo ha ufficializzato lo sceriffo.

Negli USA è la diciannovesima sparatoria solo dall’inizio di quest’anno. Le 17 persone rimaste uccise sono quasi tutti studenti, ma anche una professoressa e uno dei coach della squadra di football della scuola: hanno fatto da scudo in difesa dei ragazzi. Nella serata di ieri si è svolta la veglia per le vittime alla quale hanno partecipato migliaia di persone.

Il killer è stato catturato dopo circa un’ora dalla sparatoria: si era mescolato agli studenti in fuga e aveva fatto tappa anche in due fast food, il secondo dei quali era un McDonald’s. Incriminato con 17 capi d’accusa per omicidio premeditato, rischia adesso la pena di morte.

 

Continua a leggere su Fidelity News