Gran Bretagna. Oli l’allergia agli arachidi non gli consente di baciare le ragazze

L’allergia alle arachidi, cui Oli Weatherall è soggetto, può essergli fatale. Consapevole, il giovane sta lontano anche dai baci delle ragazze: potrebbero ucciderlo

Gran Bretagna. Oli l’allergia agli arachidi non gli consente di baciare le ragazze

L’allergia alle arachidi non è da sottovalutare, come molte volte accade. Lo sottolinea Oli Weatherall, un giovane britannico che dopo aver assaggiato del burro di arachidi è finito all’ospedale. Il momento terribile vissuto è da lui stesso descritto così: “la sensazione è quella di morire per una crisi respiratoria, è terribile”.

Essere allergici alle arachidi significa stare molto attenti agli alimenti che potrebbero contenerle: biscotti, caramelle, gelato, torrone, marzapane, pasta di mandorle, salse, piatti tipici di paesi africani, asiatici e messicani.  Si trovano anche negli alimenti che contengono olio di arachidi estruso, nel budino, nella cioccolata calda, negli hamburger vegani, nella mortadella, nella farina di arachidi e molti altri cibi.

La reazione allergica può avvenire anche in seguito ad un bacio. Baciare una ragazza che ha mangiato uno dei cibi sopraelencati può diventare molto pericoloso per una persona allergica alle arachidi. 

L’allergia di Oli e casi simili

Oli, 22 anni, sa molto bene che la sua vita è strettamente legata a ciò che mangia. Se sbaglia cibo rischia una crisi allergica non indifferente.

Per questo motivo, oltre ai baci, Oli deve stare attento anche a non utilizzare le posate con cui sono stati preparati i cibi, perché potrebbero essere in qualche modo contaminate dalle arachidi o da qualche altro componente contenente le arachidi. Oli, dopo la grave crisi respiratoria, ha cominciato a chiedere una spiegazione dettagliata di ogni piatto che gli viene proposto, soprattutto quando viaggia. 

In Italia, a Navacchio, in provincia di Pisa, Chiara, una ragazza di 24 anni è morta, per una crisi respiratoria non avendo controllato gli ingredienti durante una cena fuori casa. Nel 2016, per un panino, è morta a Natasha. Il Corriere della Sera racconta di altri casi, come quello di una giovane morta per un sandwich, nell’etichetta pare non fossero stati scritti i semi di lino, di cui la giovane era allergica.

La famosa catena di fast food Pret à Manger, dopo alcuni casi che facevano riferimento ai suoi prodotti, ha accettato di elencare su ogni etichetta e in maniera completa gli ingredienti di ciascun prodotto. “Insomma il mondo sta acquisendo consapevolezza, ma molto gradatamente e a caro prezzo” scrive ancora ilcorriere.it

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