Francia, passa il “Patriot Act”: sancita la morte della privacy

Francia, vince la paura: il Patriot Act passa in Parlamento. Agli 007 sarà concesso di piazzare liberamente microspie, gps e controllare internet riducendo ai minimi storici il diritto alla privacy dei cittadini

Francia, passa il “Patriot Act”: sancita la morte della privacy

Meglio uno Stato libero o uno Stato sicuro? Si tratta di un’interrogativo che fa arrovellare filosofi e statisti fin dagli albori della civiltà, da quando le prime comunità di uomini si riunirono sotto un’egida comune, per dare i natali a quell’istituzione che sarebbe poi passata alla Storia con il nome di società civile. A questa spinosa domanda la Francia ha appena risposto dando la propria preferenza alla sicurezza, a discapito della privacy. L’onda lunga delle stragi parigine (su tutte quella di Charlie Hebdo) ha infatti terrorizzato i francesi, colpendo al cuore le loro certezze, spingendoli a scegliere la via della paura.

E’ questa la tattica dei fondamentalisti islamici, che fanno del terrore il proprio araldo, la propria bandiera, la propria ragione di vita. Con 438 “Sì” e 86 “No”, infatti, l’Assemblée Nationale ha approvato la controversa riforma dell’intelligence nota con il nome di Patriot Act, che consentirà ora agli agenti dei servizi segreti francesi una libertà azione quasi totale: la norma permetterà infatti agli 007 di nascondere microfoni in appartamenti ed automobili, e sistemare microchip GPS ovunque essi lo ritengano opportuno; il tutto nel pieno rispetto della legalità, e senza dover dapprima ottenere il permesso di un giudice.

Inoltre, sarà da ora possibile il libero recupero deimetadati” da internet, grazie ad apposite scatole nere, senza che si possa far leva sull’invasione indebita della privacy. A nulla sono valse quindi le proteste dei manifestanti riunitisi dinanzi alla sede dell’Assemblée Nationale: il provvedimento è passato con una maggioranza schiacciante. Hollande ha provato a calmare gli animi della nazione, asserendo che la riforma dell’intelligence passerà al vaglio del consiglio costituzionale prima di divenire effettiva (si attende infatti l’approvazione del Senato a fine Maggio), ma lo spettro del Grande Fratello incombe ora più che mai sui “cugini d’oltralpe”.

Ad ogni modo, uno dei risultati più sorprendenti di questa votazione è stato l’inusuale schieramento dei partiti, che si sono impegnati in un vero e proprio valzer all’insegna della confusione, dimostrando una volta di più che “Destra” e “Sinistra” sono ormai gusci vuoti, parole che in politica hanno perduto quasi totalmente il proprio significato originale. Tra chi ha appoggiato il provvedimento figurano infatti, oltre al leader dell’opposizione Nicolas Sarkozy, quei socialisti che da sempre si sono proclamati difensori dei diritti dei comuni cittadini.

E se da una parte c’è chi fa un balzo di qua, dall’altra c’è di salta di là: il Front National infatti, partito di estrema destra noto per i suoi ideali razzisti ed ultranazionalisti, ha invece votato contro, unendosi di fatto alle proteste delle associazioni che hanno denunciato l’approvazione del provvedimento come la morte della libertà, ed un’intollerabile invasione della privacy. Una “marmellata politica” nella quale si capisce oramai ben poco, se non che l’Isis sta raggiungendo il suo scopo: far sì che i Paesi occidentali comincino ad aver paura persino della loro stessa ombra.

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