E’ una fase di tensione tra cristiani e musulmani. Non parliamo di ‘occidente’ e ‘oriente’, perché la società multietnica in cui viviamo non ci permette di fare tale distinzione spaziale. Nonostante questo fatto sia inconfutabile, è altrettanto inconfutabile che un americano medio guarda con sospetto un musulmano, specialmente all’interno del suolo americano.
Troppo dolorose le immagini dell’11 settembre, e troppo cruente le scene a cui tutti noi stiamo assistendo in questi mesi, per riuscire a mettere da parte l’ancestrale paura del diverso: non tutti, però, sono fortunatamente della stessa idea. Ed è proprio questo lo spunto di partenza che deve aver dato il ‘la’ all’esperimento sociale di Karim Metwaly, un newyorchese che ha voluto testare nella propria città (proprio quella colpita dagli attacchi dell’11 settembre) il livello di tolleranza nei confronti dei musulmani, dopo le recenti ondate di islamofobia che hanno pervaso il mondo non-musulmano d’Occidente, aggravate dagli ultimi episodi che hanno visto protagonista l’ISIS.
Questo esperimento ha un nome ben preciso: si chiama “la fiducia bendata“, ed è stato pensato e realizzato da Assma Galuta a Toronto, in Canada. Il video ha come protagonista un giovane musulmano, in piedi, nella piazza centrale della città canadese, con una benda sugli occhi e un cartello che invita chiunque si fidi di lui ad abbracciarlo. E’ un modo originale per capire se davvero la fratellanza va oltre i confini religiosi.
Il video, che commosse milioni di persone in tutto il mondo, ha fatto sì che si generasse in tutti noi la domanda: ma nella mia città, succederebbe la stessa cosa? E’ quello che ha voluto testare Karim Metwaly, che ha ripetuto l’esperimento a New York, città, come detto, dal rapporto molto conflittuale col mondo musulmano, per via soprattutto di quello che successe l’11 settembre 2001. Cosa dite: Karim sarà riuscito nel suo intento?