Crimea, attentato all’università: 18enne apre il fuoco contro gli studenti

Come accadde in Colorado, ieri in una università della Crimea un 18enne ha aperto il fuoco contro i suoi compagni. Almeno 18 i morti, 40 feriti di cui 6 in gravi condizioni.

Crimea, attentato all’università: 18enne apre il fuoco contro gli studenti

I ricordi e l’orrore raccontato durante la strage in Colorado sono ancora vivi nelle nostri menti, ed ecco che ci ritroviamo di fronte ad un nuovo e simile attentato agli studenti accaduto in Crimea. Un ragazzo di appena 18 anni ha fatto prima esplodere un ordigno all’interno della mensa scolastica, durante l’orario del pranzo, per poi aprire il fuoco e colpire più ragazzi possibili. Le vittime sarebbero almeno 18, mentre si contano 40 feriti di cui 6 in gravi condizioni.

Non si sanno ancora le cause che avrebbero spinto Vladislav Roslyakov a compiere questo folle gesto, e gli inquirenti che si stanno occupando del caso non vogliono dare informazioni, per poter così compiere al meglio le indagini. La cosa certa è che si riaccendo i riflettori sulla questione tanto discussa del porto d’armi concesso a dei ragazzi tanto giovani. 

L’esplosione e la sparatoria

Il racconto dei sopravvissuti a quei momenti davvero terrificanti è davvero choccante. Uno dei ragazzi che ha parlato con i giornalisti, racconta di essere stato proprio sul luogo dell’esplosione, all’interno della mensa dell’università. Il ragazzo ha infatti iniziato la sua strage facendo esplodere un ordigno durante l’orario di pranzo, quando la stanza in questione era piena di studenti. Il testimone afferma di aver sentito il botto improvviso vicino al buffet, e di essere stato salvato da un suo compagno che lo ha trascinato via da quel posto.

Non appena l’ordigno è esploso, il ragazzo ha iniziato ad aprire il fuoco contro gli studenti con un fucile da caccia proprio da quella stanza. Il fumo che fuoriusciva dall’aula rendeva impossibile ai ragazzi vedere dove si trovasse il 18enne, e anche questo ha reso difficile la fuga. Alcuni di loro raccontano di essersi salvati saltando dalle finestre.

A causa dell’attentato sono morti almeno 18 studenti e si contano 40 feriti di cui 6 si trovano in gravi condizioni. Il folle percorso del 18enne si è poi concluso nella biblioteca dell’università, dove si è tolto la vita.

Una probabile vendetta

Ancora non si conoscono le cause ufficiali che hanno spinto il killer 18enne a compiere questa strage. Da alcune indiscrezioni si potrebbe trattare di una vendetta nei confronti della scuola ed in particolare degli insegnanti. Il ragazzo infatti non nutriva un grande rispetto per i docenti e anzi, l’odio che provava per l’istituto era tanto grande che avrebbe spinto lo studente a compiere questa follia.

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