Cher è stata minacciata di morte da alcuni sostenitori di Trump

Tra i tanti personaggi dello spettacolo a non sopportare il presidente Trump troviamo anche la cantante Cher. Quest’ultima non perde occasione per bacchettarlo, scatenando le ire di molti sostenitori del tycoon che vorrebbero vederla morta.

Cher è stata minacciata di morte da alcuni sostenitori di Trump

L’elezione di Donald Trump è stato un evento epocale che ha diviso l’opinione pubblica. Mentre c’è chi sostiene in pieno il suo cavallo di battaglia rappresentato dall’America First, c’è anche qualcuno che proprio non digerisce il suo pensiero politico e non perde occasione per esternarlo.

Tra questi ultimi troviamo diversi personaggi dello spettacolo tra cui Cher. La cantante ha più volte espresso il proprio disappunto per la condotta del 45esimo presidente degli Stati Uniti. L’icona del pop non condivide affatto le sue scelte politiche in fatto di immigrazione, di diritti delle donne e di gestione della salute pubblica.

Insulti e minacce ricevute

La sua posizione intransigente ha innescato una netta frattura con i più fedeli supporter di Donald Trump. Come da lei riferito al New York Times, “agli elettori di Trump non piaccio… e non gliene faccio una colpa. Ho detto delle cose terribili sul suo conto. Lo odio perché sta usando il suo lavoro solamente per fare soldi. Ma principalmente, lo odio perché sta distruggendo questo paese e sta trascinando indietro con sé molte nuove generazioni, se ancora è possibile”.

Da qui sono partite anche una serie di minacce. C’è chi ha postato foto della cantante in una camera a gas, oppure chi è arrivato a sostenere che “quel giorno è andato a sciare il Bono sbagliato”. L’ex marito di Cher, Sonny Bono, morì infatti nel 1998 a seguito di un incidente sugli sci.

Nonostante il tenore delle intimidazioni, la cantante non molla di un centimetro. Da anni continua in ad osteggiare in ogni modo il suo presidente, e così farà anche in futuro. Del resto ha rifiutato di partecipare alla festa indetta per il suo insediamento come presidente, etichettandolo come un uomo misogino ed ignorante. Qualche mese fa aveva anche affermato che nella sua vita aveva visto 13 presidenti, ma nessuno come lui. E solo qualche settimana fa, nel pieno dello scandalo dei bambini migranti separati dai loro genitori al confine con il Messico, con uno dei suoi tweet non aveva mancato di denunciare tutta l’insensibile arroganza di The Donald.

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