Brasile: trovato in un bosco il cadavere, torturato, di un calciatore

Brutale omicidio in Brasile ai danni di Daniel Freitas, torturato e assassinato in un bosco con una violenza allucinante. È stato addirittura evirato.

Brasile: trovato in un bosco il cadavere, torturato, di un calciatore

Il calcio brasiliano è in lutto per una tragica morte che getta un’ombra sugli episodi di violenza nel Paese, ancora troppi e legati a una criminalità diffusa. Daniel Corrêa Freitas, 24 anni, cresciuto calcisticamente nelle giovanili prima del Cruzeiro e poi del Botafogo, ed ex centrocampista del San Paolo che da giugno giocava in prestito nel São Bento (serie B brasiliana), è stato trovato morto.

Morto per ferite mortali da arma bianca. Per ora senza un motivo, Daniel non è stato solamente ucciso: è stato prima torturato. L’istituto di medicina legale che sta seguendo il caso ha reso noto che il decesso, avvenuto con ogni probabilità sabato 27 ottobre, si è verificato dopo un eccesso di violenza.

Sul suo cadavere erano presenti numerose coltellate, tra cui un profondo taglio alla carotide. Inoltre, particolare non trascurabile e senza dubbio agghiacciante: è stato evirato.

Questo macabro dettaglio può portare, ma senza ulteriori certezze, sulla pista del delitto passionale, ma non vi è nessuna ipotesi finora sul presunto responsabile. Qualcuno era geloso di lui, pensano gli inquirenti: stanno indagando infatti sulla sua vita privata.

Alcuni ex compagni del giocatore hanno affermato di aver partecipato a una festa, venerdì sera, insieme a lui, in conclusione della quale, ormai mattina, lo hanno visto dirigersi verso casa.

Nonostante qualche delusione dal punto di vista calcistico, sulla mezzala c’erano ancora buone aspettative e la notizia della sua morte, improvvisa e crudele, ha gettato tutti nello sconforto, tanto che il cordoglio sui social è stato forte ed unanime, ma per lo più da parte del mondo calcistico, in quanto la notizia non ha avuto molto risalto.

La ragione è presto detta: il ritrovamento del cadavere è avvenuto nella giornata delle elezioni presidenziali su cui era concentrata l’attenzione dei media. Nella sua campagna elettorale, il neo presidente Bolsonaro ha puntato molto sul tema della sicurezza, in un paese dove ogni anno si registrano più di 60.000 omicidi e, a questo punto, si spera davvero ci sia una svolta in questo senso.

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