Argentina: poliziotto scatta foto al cadavere e le invia agli amici

Uccisa brutalmente in una stanza d'hotel, il cadavere di una 40enne è stato fotografato da un poliziotto che ha poi mandato gli scatti ai suoi contatti di WhatsApp.

Argentina: poliziotto scatta foto al cadavere e le invia agli amici

È accaduto in Argentina il brutale femminicidio accompagnato dall’incredulo operato di un sergente di polizia, che invece di scoprire il colpevole ha scattato delle foto al cadavere della donna, per poi condividerle con i suoi contatti presenti su WhatsApp. Ora, a rispondere davanti ad un giudice per reati differenti, sono il presunto assassino e lo stesso poliziotto, che ancora non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

Una storia che ha davvero dell’incredibile quella accaduta presso l’Hotel Mimos, nella zona sud della città di Salta a nord-ovest dell’Argentina. Qui ha perso la vita una donna di 40 anni, accoltellata ripetutamente e lasciata senza vita sul pavimento della camera d’Hotel. A giungere sul posto, per indagare sul caso, è arrivato il sergente Gustavo Federico Sajama, ora sotto inchiesta per il reato di inosservanza dei doveri di un pubblico ufficiale.

Le foto del cadavere

Jessica Norma Gonzalez aveva appena 40 anni, ed il 21 settembre di quest’anno è stato scoperto il suo corpo privo di vita all’interno di una camera d’Hotel. Da quanto emerge dalle prime dichiarazioni, la motivazione dell’assassinio sembrerebbe essere una relazione nascosta tra la vittima ed il colpevole. 

Ad indagare sul caso è stato incaricato il sergente Sajama, che non appena arrivato sul posto si è preoccupato di scattare numerose foto al cadavere della 40enne da varie angolazioni. Nonostante altri addetti al caso gli abbiano ricordato di non poter condividere quegli scatti con nessuno, il sergente ha deciso di mandarli ad alcuni amici tramite l’applicazione di messaggistica WhatsApp. Le foto sono state presto condivise nel web, diventando così virali ed arrivando addirittura alla famiglia della vittima. Da qui è partita la denuncia, che ha portato il sergente sotto inchiesta.

Per la prima volta davanti al giudice si trovano il presunto assassino della vittima, Raul Perez, ed il poliziotto incaricato di indagare sul caso che, per ora, non ha voluto rilasciare alcun commento riguardo quanto accaduto.

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