Alessio Figalli: assegnato ad un italiano dopo 44 anni il “nobel” della matematica

È notizia delle ultime ore l'assegnazione della prestigiosa medaglia Fields - uno dei più prestigiosi riconoscimenti in campo matematico - dopo 44 anni ad un giovane italiano neanche quarantenne: ecco i dettagli.

Alessio Figalli: assegnato ad un italiano dopo 44 anni il “nobel” della matematica

Sta facendo il giro del mondo la notizia che il ricercatore Alessio Figalli è stato insignito della prestigiosa “Medaglia Fields”, uno dei più importanti riconoscimenti in campo matematico, paragonabile ai Nobel, che viene riservato solo ai giovani ricercatori che non hanno compiuto il quarantesimo anno di età.

Il neo assegnatario del prestigioso premio Fields – un acronimo che sta per International Medal for Outstanding Discoveries in Mathematics – ha appena 34 anni, ha studiato alla Normale di Pisa dopo aver completato gli studi classici, ed oggi lavora presso un ateneo straniero in Svizzera, precisamente in quello della celebre università di Zurigo.

Un italiano vince la medaglia Fields dopo 44 anni

Alessio Figalli ha dichiarato che il riconoscimento arriva del tutto inatteso, infatti Dhigefumi Mori, presidente dell’Unione Matematici Internazionali, ha dato il tanto atteso annuncio durante il Congresso dei matematici internazionali.

A vedere sfumare il sogno della vittoria dell’ambito premio sono stati il matematico di origini curde Caucher Birkar (attualmente operativo presso l’Università di Cambridge), il tedesco Peter Scholtze dell’ateneo di Bonn, ed infine l’australiano Akshay Venkatesh, dell’università americana di Stanford.

Di Alessio Figalli poco si sapeva nel nostro Paese fino a questo momento, tanto che il giovane ricercatore ha colto l’opportunità di altri atenei stranieri, dove ha portato a termine le sue ricerche che gli hanno consentito di vincere il famigerato premio matematico.

Il romano Figalli ha già al suo attivo più di 140 pubblicazioni – una cosa straordinaria paragonata ai dati registrati dai ricercatori matematici in Italia – e a pieno titolo si aggiunge a quella rosa di celebri matematici italiani che hanno tanto contribuito allo sviluppo di questo campo, come Vito Volterra, Mauro Picone, ma anche Guido Stampacchia, e Camillo De Lellis, attuale professore presso l’ateneo americano di Princeton.

L’assegnazione della medaglia Fields al giovane ricercatore ha dato il via all’ennesima polemica sulla fuga dei cervelli, cioè quell’espatrio obbligato che devono fare le giovani menti italiane se vogliono portare avanti le loro ricerche ed essere gratificati per ciò che veramente meritano, aprendo così nuovamente un faro sulla annosa questione del nepotismo e del clientelismo, che regnano sovrani negli atenei e negli istituti di ricerca italiani.

Fonte Video: Youtube – Rio ICM2018

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