Afghanistan: attacco alla base aerea di Bagram. Strage di soldati Usa

Natale poco felice per le famiglie di sei militari Usa di stanza in Afghanistan. Un killer suicida ha rivolto le sue ire contro un convoglio NATO a poco piĂą di 50 chilometri dalla base di Bagram

Afghanistan: attacco alla base aerea di Bagram. Strage di soldati Usa

Sarà di certo un bruttissimo natale quello che aspetta i familiari dei sei soldati Usa rimasti uccisi nell’attacco suicida di un killer vicino alla base aerea di Bagram, pochi chilometri a nord di Kabul, in Afghanistan, anche un interprete tra i feriti.

Al momento dell’attacco la pattuglia stava incontrando un leader afghano, come riferisce un portavoce dell’Alleanza e durante tale incontro è scoppiato l’inferno: un uomo a bordo di una motocicletta si è accostato con aria amichevole per poi farsi esplodere, uccidendo ben sei soldati statunitensi e ferendo altri tre soldati dell’alleanza.

Gli Stati Uniti condannano l’attacco definendolo un “attacco codardo“, che ha ucciso i sei soldati americani alla base di Begram; la Casa Bianca ha commentato ribadendo l’impegno dell’america a sostenere sia il popolo che il paese afghano, queste le parole dell’addetto stampa:”Continueremo a lavorare insieme per promuovere la pace e la stabilità e non ci fermeremo nella nostra missione di combattere il terrorismo che c’è nell’area”.

Dopo l’attentato suicida sono stati lanciati dai ribelli almeno tre razzi, diretti verso il centro della capitale Kabul; la TV afghana ha citato fonti governative che confermano che almeno un razzo ha raggiunto la zona di piazza Zanbaq, nei pressi di un checkpoint della polizia afghana, nella zona del palazzo presidenziale, delle sedi del ministero degli Esteri e delle ambasciate. Un altro razzo avrebbe poi raggiunto un compound che ospita uffici governativi vicino al ministero delle Miniere. L’ultimo razzo, riferisce sempre l’emittente, sarebbe caduto nei pressi del palazzo presidenziale.

La notizia e` stata diffusa dal portavoce della missione Resolute Support dell’Alleanza atlantica a Kabul, il generale di brigata William Shoffner. Quello di oggi e`l’attacco più sanguinoso contro le truppe straniere dal mese di agosto, e questi attentati arrivano puntuali quando sembra ci sia più calma, una calma apparente, forse data dalla prossimità delle feste natalizie.

Queste ultime sono solamente supposizioni, quello che è certo è che ormai si sarebbe dovuto arginare questo fenomeno ed invece sembra che il popolo afghano ancora lotti per cacciare gli stranieri dal proprio territorio, stranieri che vogliono aiutare il popolo. Questo resta uno dei più grossi paradossi dei nostri giorni.

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