Tassa sui contanti e bonus per carte di credito: ecco quando scatteranno (2 / 2)

L’Italia infatti è fra le nazioni che usano di meno la carta di credito. Il CSC ha sottolineato come “rispetto a una media europea superiore a 100 transazioni pro-capite annue, ne vengono effettuate meno della metà”.

 

Ed ecco che nasce la proposta di un bonus per incentivarne l’utilizzo: non si tratta di uno sconto immediato del 2% ma di una sorta di “credito” da cumulare e recuperare nella dichiarazione dei redditi.

La manovra non prevede bonus solo per i cittadini ma anche per gli esercenti: infatti si sta discutendo la possibilità di eliminare le commissioni per i micropagamenti al di sotto di determinate soglie di spesa.

 

Al contrario si stanno studiando delle sanzioni per gli esercenti che non rispettano l’obbligo del pos e che non accettano – o cercano di dissuadere dal farli – i pagamenti con bancomat e carte di credito.

“Quella della tassa sui contanti è un’idea che non ci piace – afferma Confesercenti – sarebbe una stangata da miliardi di euro sui consumatori, che concorrerebbe sicuramente a deprimere ancora di più la spesa delle famiglie, già in rallentamento. Ci chiediamo inoltre quale sarebbe l’impatto di una misura del genere sulla popolazione più anziana del nostro Paese”.