Reddito e pensioni di cittadinanza: dopo S&P, il Governo conferma le misura

Dal Governo arrivano nuove parole di conferma in merito all’avvio del reddito e delle pensioni di cittadinanza con la legge di bilancio 2019, nonostante le perplessità espresse dalle agenzie di rating.

Reddito e pensioni di cittadinanza: dopo S&P, il Governo conferma le misura

L’ultimo giudizio delle agenzie di rating in merito alla nuova Manovra è arrivato lo scorso venerdì, ma la replica del Governo non si è fatta attendere. Se è vero che Standard & Poor’s ha infatti confermato la valutazione BBB del nostro Paese, è altrettanto da considerare che l’outlook è passato da stabile a negativo.

Un responso che non sembra per il momento impensierire l’esecutivo, il quale si è detto pronto a portare avanti i propri cavalli di battaglia con la legge di bilancio di fine anno. “Dev’essere ben chiaro che il governo non arretra: si farà il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza”, ha ribadito il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, spiegando in che modo si procederà nelle prossime settimane. Una conferma che vede sostanzialmente avvallati i provvedimenti, anche rispetto alla discussione parlamentare che prenderà luogo al fine di un’approvazione definitiva della manovra.

La preoccupazione di Confindustria in merito al nuovo welfare di cittadinanza

Se dall’esecutivo si conferma l’intenzione di andare avanti con la nuova opzione di welfare, da Confindustria emerge una certa inquietudine rispetto al nuovo strumento. Secondo il Presidente Vincenzo Boccia, il concetto di fondo del reddito di cittadinanza è condivisibile, ma resta da vedere come sarà applicato ed in quanti nel sud Italia riusciranno effettivamente a ricevere fino a tre diverse proposte di lavoro.

Allo stesso tempo, da Confindustria si mette in dubbio l’equità di ricevere 780 euro al mese lavorando appena 8 ore a settimana, quando una persona che ne lavora 40 fatica a raggiungere le 1200 euro al mese. Insomma, l’avvio del nuovo provvedimento di welfare avviene in un clima che appare ricco di contraddizioni. Anche perché una parte dei fondi destinati a supportare il reddito e le pensioni di cittadinanza deriverà dal riordino delle misure già disponibili, come nel caso del reddito di inclusione. È quindi ancora presto per capire quali saranno i reali risvolti del nuovo sistema per chi già beneficia di un intervento di welfare.

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