Reddito di cittadinanza: bancomat o app con controllo sugli acquisti

Con la prossima legge di bilancio 2019 il Governo si prepara ad avviare il reddito di cittadinanza, mentre emergono i primi dettagli: gli acquisti saranno sotto controllo, non tutte le tipologie di spese risulteranno possibili.

Reddito di cittadinanza: bancomat o app con controllo sugli acquisti

Il nuovo reddito di cittadinanza si prepara a diventare realtà a partire dal 2019 e per una platea potenziale che supera i 6 milioni di destinatari. Un dato, quest’ultimo, che fa anche comprendere quanto possa risultare complesso l’avvio del provvedimento, anche perché i passaggi previsti dal legislatore sono numerosi. Bisognerà innanzitutto individuare quali saranno i criteri per poter beneficiare della misura (molto probabilmente si farà ricorso all’ISEE). In secondo luogo, l’esecutivo punta a potenziare i centri per l’impiego, visto che per i destinatari si presume la ricerca attiva di un lavoro.

Anche le ipotesi di finanziamento dell’emolumento, con il riordino degli attuali sussidi di welfare, implica non pochi cambiamenti a livello organizzativo. Per questo motivo, i primi mesi del prossimo anno saranno probabilmente dedicati a mettere in moto la macchina burocratica, mentre i sussidi veri e propri saranno disponibili secondo le ultime stime a partire da marzo 2019.

I potenziali destinatari e l’uso del bancomat

Per quanto riguarda la platea degli aventi diritto, finora si è parlato genericamente delle persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, ovvero con un reddito mensile inferiore alle 780,00 euro. Questi soggetti si vedranno quindi integrare le proprie entrate fino a raggiungere il limite del reddito di cittadinanza.
In cambio lo Stato chiederà di frequentare dei corsi professionalizzanti, di dedicare almeno 8 ore al mese al proprio Comune di residenza per attività di pubblica utilità, oltre che di impegnarsi nella ricerca attiva di lavoro. Anche perché dopo il terzo rifiuto di eventuali proposte lavorative si dovrà rinunciare al beneficio.

Particolarmente interessanti sembrano essere anche i dettagli riguardanti l’accredito del reddito di cittadinanza ed il suo utilizzo. Il progetto prevede l’utilizzo di canali telematici tracciabili, come avviene ad esempio nel caso in cui la somma venga accreditata su di un bancomat, oppure tramite una App per smartphone. Anche le spese dovrebbero essere monitorate, con una lista di acquisti che risulterebbero di fatto vietati. Tutto ciò per evitare che il sussidio venga speso per l’acquisto di un televisore al plasma, piuttosto che per uno scalda biberon.

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