Reddito di cittadinanza 2019, le ultime novità nella nuova bozza della Manovra

Proseguono gli aggiornamenti sul nuovo reddito di cittadinanza, che sarà avviato a partire da aprile 2019 attraverso l’Inps. Si registrano stanziamenti per 9 miliardi di euro, le ultime info sui requisiti.

Reddito di cittadinanza 2019, le ultime novità nella nuova bozza della Manovra

Con l’arrivo della nuova versione della legge di bilancio 2019 emergono ulteriori dettagli in merito agli stanziamenti legati al reddito di cittadinanza.

Ricordiamo innanzitutto che l’ultima bozza sembra prevedere con certezza solo i fondi messi a disposizione per il provvedimento, stimati in 9 miliardi di euro, di cui 2 miliardi dovrebbero essere spesi per l’aggiornamento dei centri per l’impiego. Questo aspetto appare particolarmente importante perché nell’accezione del Governo la misura non è pensata come una forma di mero sussidio dei destinatari, ma presuppone un impegno attivo nella ricerca di un nuovo impiego.

Tra le novità emergenti diviene sempre più probabile anche il ricorso all’ISEE come strumento di selezione dei potenziali beneficiari (con una valutazione che sarà basata quindi sul reddito e sul patrimonio familiare e non esclusivamente personale), oltre all’avvio del sostegno di welfare a partire dal mese di aprile del prossimo anno. Le questioni tecniche verranno comunque definite a parte, visto che saranno inserite all’interno di misure ad hoc.

Assegni di cittadinanza: i requisiti

Facendo un quadro della situazione rispetto ai requisiti attualmente disponibili ritroviamo quindi una soglia ISEE fissata a 9360 euro per il singolo, che può essere però adeguata al rialzo al crescere delle persone che compongono il nucleo familiare. Chi riceverà il sussidio percepirà 780,00 euro al mese, purché non possieda immobili. La casa di proprietà comporterà infatti una trattenuta per via dell’applicazione di un canone di affitto figurativo. L’amministrazione finanziaria e le autorità competenti potranno effettuare controlli incrociati sui percettori, al fine di assicurarsi che il reddito di cittadinanza venga effettivamente erogato in favore di chi si trova a vivere una situazione di disagio economico.

Per quanto concerne invece le modalità di fruizione, sembra tramontare l’ipotesi che l’assegno possa essere pagato automaticamente agli aventi diritto. Le ultime notizie al riguardo parlano infatti della necessità di avviare una specifica pratica tramite l’Inps o i patronati. Bisogna comunque evidenziare che al momento la misura è ancora in attesa di approvazione, pertanto è necessario attendere che l’iter legislativo si concluda prima di poter procedere alla preparazione della domanda.

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