Reddito di cittadinanza 2019: con una casa cala di 200 euro, ma si azzera con due

Accedere al nuovo reddito di cittadinanza diventa più complicato per chi possiede immobili: a partire da una casa di proprietà, vi saranno delle decurtazioni per 200-280 euro, secondo il Ministro Di Maio.

Reddito di cittadinanza 2019: con una casa cala di 200 euro, ma si azzera con due

Emergono nuovi dettagli in merito al funzionamento del nuovo reddito di cittadinanza, una misura sulla quale ha puntato molto l’ala pentastellata del Governo e che risulta in corso di approvazione all’interno della legge di bilancio 2019. La questione dirimente è ovviamente la scelta dei criteri utili per determinare chi potrà avere diritto alla percezione dell’assegno, stante che è già nota l’applicazione dell’ISEE tra i principali criteri di riferimento.

Proprio quest’ultimo strumento di verifica dei redditi e del patrimonio familiare potrebbe però creare qualche ostacolo a chi possiede la casa nella quale abita, mentre rischia di allontanare definitivamente la percezione del sussidio nel caso in cui all’interno della famiglia vi siano a disposizione più fabbricati.

Il reddito di cittadinanza alla prova dell’ISEE: ecco l’effetto per i proprietari di casa

Stante il quadro generale appena descritto, a spiegare in che modo funzionerà l’applicazione dell’ISEE rispetto al possesso di proprietà immobiliari è stato lo stesso Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, intervenuto di recente al programma televisivo Quarta Repubblica, su Reta 4. Secondo l’esponente del Governo, per chi vive nella propria casa di proprietà il reddito di cittadinanza si ridurrà di circa 200-280 euro (a seconda del valore dell’immobile).

Scenario ancora diverso per chi possiede due o più immobili, seppure a disposizione. In questo caso è probabile che non sarà possibile l’accesso all’assegno di cittadinanza, visto che “chi ha due case vedrà sicuramente il suo ISEE schizzare in alto”, spiega il Vice Premier, confermando il meccanismo di esclusione.

Per quanto concerne invece i controlli e gli esami della situazione, dal Governo si annunciano verifiche severe che saranno effettuate anche incrociando le diverse base di dati già disponibili presso la pubblica amministrazione. Non sarà possibile quindi incorrere nei casi di malfunzionamento che, secondo Di Maio, avevano caratterizzato il Rei, dove per poter accedere alla misura di tutela bastava un’autocertificazione del richiedente.

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