Pensioni flessibili e reddito di cittadinanza non cambieranno secondo il Ministro Di Maio

L’esponente giallo-verde del Governo risponde alle domande di un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Pais ribadendo che i provvedimenti di welfare e di stampo previdenziale non saranno abbandonati.

Pensioni flessibili e reddito di cittadinanza non cambieranno secondo il Ministro Di Maio

Nonostante la crescente tensione con la Commissione europea in merito alla Manovra, il Governo è intenzionato ad andare fino in fondo sul reddito di cittadinanza e sulle pensioni flessibili.

A ribadirlo nella giornata di oggi è il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais. Nel corso dello scambio con il giornalista iberico Daniel Verdù, il Vice Premier ha sottolineato i termini dello scontro politico con Bruxelles, spiegando che un ritorno “alla macelleria sociale che chiede l’UE non è possibile”.

Le dichiarazioni

Per l’esponente pentastellato resteranno comunque percorribili dei cambiamenti all’impianto della Manovra, ma non ai provvedimenti destinati in favore dei cittadini. “Nessuna modifica potrà prescindere dai punti cardinali” ovvero “reddito di cittadinanza per 9 miliardi e pensioni per 6.5 miliardi”.

Sullo sfondo vi sono poi le misure pensate per i “truffati dalle banche, (un miliardo e mezzo)” mentre “un miliardo e 200 milioni sono per il calo delle imposte”. In merito alla strategia che seguirà l’esecutivo per trovare un accordo con i tecnici internazionali, Di Maio ha ricordato che “i diritti non si toccano, però possiamo cercare nuove fonti di entrata”.

Reddito di cittadinanza: in stampa sei milioni di tessere

Nel frattempo proseguono i preparativi per l’avvio del reddito di cittadinanza. Il Ministro del Lavoro ha infatti annunciato oggi di aver dato il via libera alla stampa delle prime cinque o sei milioni di tessere elettroniche, che saranno destinate ai percettori del nuovo sussidio. Secondo Di Maio si tratta del “più grande investimento sul capitale umano” del Paese.

Per quanto concerne invece i parametri tecnici definitivi da rispettare per poter accedere alla misura, l’esponente del Governo ha spiegato che saranno resi disponibili a breve. Per il momento è data praticamente per certa l’applicazione dell’ISEE, in grado di determinare non solo il reddito del singolo richiedente ma anche la situazione complessiva (e patrimoniale) della famiglia.

Infine, sulle proposte di lavoro che il richiedente dovrà essere disponibile ad accettare per non perdere la fruizione del requisito, emerge l’idea di regolare la distanza da casa per macroaree piuttosto che per chilometri. L’obiettivo è di evitare un meccanismo che alimenti il lavoro nero, mantenendo le persone impegnate nel corso della giornata.

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