Pensioni anticipate quota 100 e Reddito di cittadinanza: potrebbero servire meno risorse

Ancora incertezza sui dettagli riguardanti la quota 100 e gli assegni di welfare; sui provvedimenti chiave del contratto di Governo i chiarimenti arriveranno in Senato, ma dal Governo si evidenziano possibili risparmi.

Pensioni anticipate quota 100 e Reddito di cittadinanza: potrebbero servire meno risorse

Sulle pensioni anticipate tramite la quota 100 ed il reddito di cittadinanza mancano ancora i dettagli definitivi di funzionamento, ovvero i criteri che gli eventuali richiedenti dovranno rispettare per poter accedere alle misure. La questione non appare di poco conto visto la portata dei provvedimenti, ma dall’esecutivo nelle ultime ore si ostenta sicurezza e si suggerisce una possibile partenza nel primo trimestre del prossimo anno.

Secondo il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, i prepensionamenti tramite al Q100 potranno partire già dal prossimo febbraio, mentre il reddito di cittadinanza sarà operativo a marzo 2019. Ma il vero nodo da risolvere resta, come già detto, quello delle coperture. “Dalle stime che stiamo avendo abbiamo appostato molti soldi sia per quota 100 sia per il reddito di cittadinanza, ma le relazioni anche dei tecnici ci stanno già indicando che potrebbero servire meno soldi” spiega il Vice Premier, salvaguardando la platea dei potenziali aderenti già indicata in precedenza.

Pensioni anticipate e reddito di cittadinanza: l’attesa per l’arrivo dei provvedimenti in Senato

Nel frattempo se gli approfondimenti dei tecnici sono in divenire, la vera discussione politica sui nuovi provvedimenti di welfare e di flessibilità previdenziale si è spostata al Senato. Il tempo preso servirà anche per cercare una soluzione rispetto alla trattativa in corso con l’Europa, attualmente portata avanti più dal Premier Giuseppe Conte che dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Sullo sfondo resta la necessità di evitare l’apertura di una procedura d’infrazione, un passaggio che per essere disinnescato richiede da parte del Governo una correzione sostanziale alle cifre indicate nella Manovra. Ed è proprio in questo senso che potrebbero rivelarsi decisive le indicazioni tecniche a cui ha fatto riferimento il Ministro Di Maio, prospettando risparmi fino a 2 miliardi di euro sia per le pensioni flessibili che per il reddito di cittadinanza.

Di contro, quali saranno gli effetti reali dei tagli alle coperture al momento non è dato saperlo, ma resta implicito che su questo punto il Governo si gioca una carta fondamentale non solo per la partita con l’Europa, ma anche rispetto al consenso espresso da parte dei propri elettori.

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