Pensioni anticipate e LdB2019: sulla quota 100 emerge il rischio di ingresso per graduatoria

Secondo la stampa specializzata, le nuove pensioni anticipate tramite la quota 100 potrebbero dover sottostare a delle graduatorie per le clausole di sostenibilità dei conti pubblici.

Pensioni anticipate e LdB2019: sulla quota 100 emerge il rischio di ingresso per graduatoria

Le nuove pensioni flessibili in avvio con la prossima legge di bilancio 2019 continuano ad essere nell’occhio del ciclone per via dei presunti costi e quindi per il loro impatto sulla sostenibilità del debito pubblico. Risale solo a pochi giorni fa l’ultimo acceso scambio di battute tra il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, e i due vice Premier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ma la situazione non sembra essere ancora tornata alla calma.

A tal proposito, è infatti emersa nella giornata di ieri una nuova ipotesi da parte del Sole 24 Ore, secondo la quale gli impegni dell’esecutivo nei confronti dell’Unione Europea per la tenuta dei conti pubblici potrebbero facilmente tradursi nell’avvio dei pensionamenti anticipati tramite graduatorie, alle quali l’Inps dovrebbe quindi fare riferimento nella liquidazione degli assegni. Un’ipotesi che, però, sembra incompatibile con il diritto alla quiescenza dei lavoratori che dovessero domandare la quota 100, avendo raggiunto o superato i due requisiti minimi (cioè 62 anni di età e 38 anni di contribuzione).

Pensioni flessibili e Quota 100: un’incognita anche il blocco dell’aspettativa di vita

In aggiunta a quanto appena esposto, i rilievi del primo quotidiano finanziario d’Italia mettono in evidenza anche i dubbi riguardanti la sterilizzazione dell’adeguamento alla speranza di vita nell’applicazione delle richieste di pensionamento anticipato. Uno scenario che andrebbe a pesare ulteriormente sulla spesa, e quindi sulla necessità di reperire adeguate coperture.

Quest’ultimo rappresenterebbe inoltre un ulteriore elemento che concorre alla necessità di redigere un monitoraggio e delle graduatorie per la nuova quota 100. D’altra parte, la stessa prassi è stata già seguita in passato anche per altri meccanismi flessibili di prepensionamento, come nel caso dell’APE sociale o di altre opzioni di quiescenza anticipata.

Resta chiaro, però, che l’istituzione di una graduatoria potrebbe dare il via alla corsa dei lavoratori presso gli sportelli dell’Inps per effettuare le domande di uscita, con evidenti risvolti anche a livello organizzativo e nella gestione delle pratiche. Una complicazione che, dal punto di vista burocratico, rischia di andare ancora una volta a discapito dei lavoratori.

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